Consiglio comunale, silurato Ippoliti. La presidenza anconetana va a Pizzi: colpo di scena al debutto

Consiglio comunale, silurato Ippoliti. La presidenza anconetana va a Pizzi: colpo di scena al debutto
Consiglio comunale, silurato Ippoliti. La presidenza anconetana va a Pizzi: colpo di scena al debutto
di Andrea Maccarone
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Martedì 20 Giugno 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 10:00

ANCONA Debutta l’era Silvetti in Comune. Ma parte subito con un colpo di scena. Salta Arnaldo Ippoliti dalla poltrona di presidente del consiglio comunale. Dentro Simone Pizzi. Come l’avrà presa il consigliere di Ancona Protagonista? «Bene - afferma - ho ricevuto un incarico professionale che mi assorbirà completamente». Ma l’espressione accigliata lasciava trasparire tutt’altro. Ad ogni modo la prima seduta a parti invertite, dopo 30 anni ininterrotti di governo di centrosinistra si è svolta più nella forma, che nella sostanza. Sarà, infatti, nella prossima convocazione che il sindaco Daniele Silvetti scenderà nel merito del programma di governo. 


Il voto 

«Mi aspetto un’opposizione autentica, leale e costruttiva» ha affermato il primo cittadino.

La risposta della minoranza è stata compatta nel sostenere il candidato del centrodestra per la presidenza del consiglio comunale: all’unanimità hanno votato Simone Pizzi, proposto in extremis. Curioso, però, che tra i banchi della maggioranza un consigliere abbia comunque espresso il nome di Ippoliti sulla scheda, nonostante l’indicazione di voto fosse un’altra. C’è chi può giurare che Ippoliti non si sia votato da solo. Allora vuol dire che c’è già un consigliere di maggioranza che si pone in disaccordo con il gruppo. Mentre per l’elezione del vice l’aula si è espressa unanime su Francesco Rubini. 

L’impegno

«C’è bisogno di donne e uomini coraggiosi - ha detto Silvetti -, so che in quest’aula ce ne sono e spero che il nostro patrono San Ciriaco ci illumini per la determinazione che dovremmo avere sulle scelte strategiche per la nostra città». Sui rapporti tra le forze politiche il sindaco è stato chiaro: «Ci saranno momenti di confronto e scontro inevitabili - ha sottolineato -, ma se tutto questo avverrà nella civile convivenza politico-amministrativa sapremo cogliere tutti i migliori riferimenti e i migliori esempi per governare bene questa città. Io ce la metterò tutta con il massimo impegno e spirito di abnegazione senza sottrarmi alle decisioni più difficili, assumendomi ogni responsabilità». «Oggi con il vostro voto mi avete assegnato un ruolo istituzionale che intendo svolgere a garanzia di tutti voi - ha affermato Pizzi -, delle vostre idee, proposte e decisioni che vorrete far valere». La vicepresidenza torna ad essere assegnata alla minoranza, dopo gli ultimi 5 anni in cui il mandato Mancinelli-bis aveva interrotto questa tradizione. E Rubini non ha mancato di sottolinearlo:«Assegnare questo ruolo alla minoranza è un fatto importante, che la precedente amministrazione aveva negato». E sempre sulla linea poco inclusiva dell’ex sindaca, Rubini auspica che «venga arginata la deriva in cui i consiglieri di maggioranza siano degli yes men e quelli di minoranza dei semplici spettatori con diritto di tribuna». E da esponente della sinistra assicura: «Questo ruolo non mi impedirà di portare dentro quest’aula le mie battaglie». Daniele Silvetti ricorda, invece, la sua prima volta tra i banchi del consiglio comunale: «Ritorno dopo 17 anni, ma questa volta da sindaco - dice -, più maturo e consapevole grazie alle molte esperienze». 

L’ordine del giorno

All’ordine del giorno anche la presentazione ufficiale della giunta: Giovanni Zinni (Vicesindaco), Angelo Eliantonio, Marco Battino, Manuela Caucci, Antonella Andreoli, Orlanda Latini, Anna Maria Bertini, Daniele Berardinelli e Stefano Tombolini. Eletta la commissione elettorale: Massimo Mandarano per il centrosinistra, Giulia Fedele e Maria Grazia De Angelis per il centrodestra.

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