Il centro di Ancona ricoperto di sgorbi, ma i writer restano impuniti. E l’ordinanza? È già scaduta

Giallo sulla mancata proroga dell’atto. Caglioti: «Mandateci i video di chi imbratta»

Il centro di Ancona ricoperto di sgorbi, ma i writer restano impuniti. E l’ordinanza? È già scaduta
Il centro di Ancona ricoperto di sgorbi, ma i writer restano impuniti. E l’ordinanza? È già scaduta
di Andrea Maccarone
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 16:25

ANCONA - Writers scatenati, le facciate dei palazzi del centro, monumenti compresi, diventano tele per scarabocchi, firme (le cosiddette “tag”), brutture d’ogni genere che chiamarle murales è un insulto alla vera street art. E intanto gli autori restano impuniti. Un mese di ordinanza apposita non ha prodotto chissà che risultati. Anzi, nessuno. «Non abbiamo preso nessun vandalo, per ora» ha confermato il comandante della polizia locale, Marco Ivano Caglioti. Le pareti degli edifici continuano ad essere bersagliate. Sotto Natale è scato colpito nuovamente l’altare del Monumento ai Caduti al Passetto. Ma dei responsabili nemmeno l’ombra.

La stretta

L’ordinanza anti writers, tra l’altro, è scaduta il 6 gennaio.

Si era detto che sarebbe stata prorogata. Ma al momento non c’è traccia di un’eventuale estensione temporale della misura. Il decoro della città, dunque, sotto scacco di un gruppo di baby vandali? Assurdo, ma tant’è. «Questi atti solitamente vengono compiuti in orari notturni, quando le nostre pattuglie non sono più in servizio» afferma Caglioti. Per carità, sarà anche vero. Ma esistono le telecamere di videosorveglianza. «Stiamo attrezzando l’ufficio informatico all’interno del nostro Comando - assicura Caglioti -. Le apparecchiature sono quasi tutte arrivate: monitor, strumenti tecnologici. A stretto giro l’ufficio sarà operativo». E allora l’auspicio è che ci sarà un’attività dedicata al controllo più serrato da remoto.

Controlli di vicinato

Ecco, da remoto è anche il tipo di sostegno che il comandante si augura di ricevere da parte dei cittadini. Azzarda un appello: «Chi vede, provi a scattare delle foto con il cellulare. O a registrare dei filmati. Magari, senza esporsi, ce li consegni». Caglioti suggerisce di attivare dei «patti di vicinato, tra forze di polizia e cittadini. Magari anche attraverso i comitati di residenti». Il comandante s’ispira ad alcune prassi che hanno preso piede nei paesi anglosassoni: «Si chiama neghborhood watch - spiega -, ovvero sorveglianza di vicinato». Gruppi organizzati di civili dedicati alla prevenzione degli atti vandalici. Dove non arrivano le divise, può invece l’ausilio dei cittadini.

I traguardi

Non è proprio quello che si aspettano gli anconetani: mettersi a fare i guardiani della legalità. A questo dovrebbe pensarci l’unità ad hoc, da poco inaugurata tra le fila della polizia locale: la squadra antidegrado. «Ha portato risultati importanti» la difende a spada tratta il comandante Caglioti che elenca gli obiettivi raggiunti. «Abbiamo liberato diversi immobili comunali all’interno dei quali dormivano alcuni extracomunitari, uno di questi stabili era il magazzino comunale a Vallemiano - afferma -. Abbiamo elevato diverse sanzioni per ubriachezza molesta, allontanato soggetti pericolosi, trovato persone in possesso di stupefacenti». Visti i raggiungimenti conseguiti, Caglioti si augura un’implementazione della squadra: «Sono in quattro, l’intento è di rafforzarla» dice. Una lista nutrita di reati. Dentro la quale, però, mancano quelli imputabili al deturpamento del decoro urbano. «È difficile cogliere i responsabili in flagranza di reato» sottolinea Caglioti.

I rinforzi

Il comandante è fiducioso di poter dare una stretta in più «con l’arrivo di ulteriori 15 agenti quest’anno. Il concorso è in dirittura d’arrivo». Ridotto il sottodimensionamento «si può arrivare, in modo graduale, a coprire anche i turni di notte» rimarca Caglioti. Magari qualche artista della bomboletta lo riusciranno anche a prendere.

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