Il cantiere c'è, ma è immobile: il sovrappasso pedonale deve attendere. Ma arrivare all'ospedale è un'odissea

La predisposizione del cantiere del sovrappasso di via Conca
La predisposizione del cantiere del sovrappasso di via Conca
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 05:05

ANCONA - Sarebbero dovuti partire due mesi fa i lavori per il sovrappasso di Torrette. E invece è tutto fermo. Il cantiere è stato predisposto, ma è immobile. Per raggiungere l’ospedale i pedoni che parcheggiano a monte, nell’area di sosta libera di via Metauro, sono ancora costretti ad attraversare via Conca, una roulette russa dove ogni tanto qualcuno, purtroppo, finisce sotto le ruote di automobilisti distratti.

Ma il pericolo è duplice per via delle buche - e delle relative toppe con colate di bitume - che stanno cancellando le strisce pedonali, conseguenza del continuo passaggio dei tir. Per non parlare dei tempi d’attesa, al gelo: passano due minuti (come indicato anche da un cartello) tra la chiamata per l’attraversamento e il verde per i pedoni, che peraltro dura pochi secondi. 


Insomma, arrivare all’ospedale regionale significa imbattersi in un percorso a ostacoli, tanto più in questi giorni da bollino rosso, con i ricoveri in aumento, il Pronto soccorso sempre sotto stress e una media di 300-400 persone che ogni giorno si presentano all’hub per i vaccini, senza dimenticare i tamponi del drive-thru. A complicare la situazione, la disponibilità di parcheggi ridimensionata dai lavori per il nuovo Salesi, ma anche dallo stesso cantiere “freezato” della nuova sopraelevata che un giorno (in teoria entro marzo: vedremo) consentirà a dipendenti e utenti, camminando a 5 metri di altezza, di raggiungere la cittadella sanitaria dall’area di sosta gratuita di via Metauro, dove la predisposizione delle transenne ha fagocitato una ventina di posti auto.

L’opera, pensata per risolvere il problema del pericoloso attraversamento di via Conca e dei lunghi tempi del semaforo a chiamata, è stata affidata al Gruppo Torelli-Dottori Spa di Cupramontana che si è aggiudicato l’asta da 700mila euro (500mila garantiti dalla Regione e 200mila dal Comune) con un ribasso del 21,2% per un importo di 390mila euro. 


La ditta ha preso possesso del cantiere a novembre per iniziarne l’allestimento, ma ad oggi ancora i lavori non sono stati avviati: si dovrà pensare in primo luogo agli scavi e agli interventi sui sottoservizi, da tradursi in condotte del gas, opere propedeutiche alla costruzione del ponte che sarà lungo quasi 25 metri, a un’altezza di 5,25 metri sarà realizzato in acciaio con due torri di sostegno, due rampe-scale di accesso e un ascensore ad uso pubblico con una capienza di 13 persone, oltre a una rampa-marciapiede larga un metro e 80 che si svilupperà, lato ospedale, su una lunghezza di 57 metri.

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