Assume un dipendente senza pass: preside punito dall’ufficio scolastico. L'ira del sindacato: «Vergognoso»

Assume un dipendente senza pass: preside punito dall’ufficio scolastico. L'ira del sindacato: «Vergognoso»
Assume un dipendente senza pass: preside punito dall’ufficio scolastico. L'ira del sindacato: «Vergognoso»
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 05:25

ANCONA  - Nome: Angelo Frisoli. Dirigente scolastico di professione; sindacalista per impegno civile. Un cinquantenne, con la voce da ragazzo e il rigore di chi ci crede per principio, finito nelle maglie strette di un procedimento disciplinare per aver assunto un dipendente senza Green pass.

Una storia partita da Osimo, dall’Istituto Laeng-Meucci, di cui Frisoli è preside, che giovedì 11 novembre, alle 10 e 15, finirà sotto le finestre dell’Ufficio scolastico regionale, ad Ancona. In viale XXV Aprile. «Per protestare contro questo comportamento vergognoso, a cui nessuno vuole rimediare e di cui nessuno vuole prendersi responsabilità» è la voce di DirigentiScuola, l’organizzazione sindacale nazionale, guidata da Attilio Fratta, di cui l’osimano è rappresentante regionale. 


La sua macchia: aver contrattualizzato un dipendente, personale Ata, indicato, come da prassi, dall’Ufficio scolastico. Un soggetto che aveva diritto a quel posto, per posizione in graduatoria o per aver vinto il concorso. II nodo del contendere è il controllo sul Green pass, di cui il neo assunto era sprovvisto. Una verifica arrivata troppo tardi, secondo l’accusa mossa dall’Ufficio procedimenti disciplinari che, sulla vicenda ha piazzato un sigillo a fuoco: «Atti antidoverosi». Un attacco avvenuto poco dopo un mese la sottoscrizione di quel documento di lavoro. 


Un passo indietro è doveroso per comprendere il punto di caduta. Lo scorso 31 agosto era stata convocata una conferenza nazionale dove, su indicazione verbale, veniva consigliato di non far prendere servizio a chi fosse sprovvisto del pass. Un passaggio che si presta alla doppia interpretazione: una giuridica, che si traduce nel non fare il contratto; un’altra fisica, che significa non far prestare servizio. È qui che si genera l’equivoco.

Il preside osimano, infatti seguendo i dettami del decreto legge 111/2021, che stabilisce l’obbligo della carta verde per il personale scolastico, ha prima provveduto all’assunzione, preoccupandosi di farla firmare fuori dai locali della scuola, e in simultanea ha fatto scattare la sospensione e il blocco dello stipendio. Secondo Frisoli, applicando la norma poteva allontanare dall’attività solo un lavoratore dipendente. Quindi, la sequenza temporale della sua azione non è altro che rispetto delle regole. Era la terza volta che il no vax si presentava alla sua porta senza certificato vaccinale, né tampone. Non poteva andare oltre, altrimenti avrebbe perso il diritto alla nomina in ruolo. La mossa del preside, quindi, ha garantito il contratto ed evitato un ricorso da parte di colui che rifiuta di immunizzarsi e che, tuttavia, finora non ha messo piede a scuola. Neppure un giorno. 

 
Fratta alza le barricate. «Di fronte a questa assurda e incredibile situazione non possiamo stare alla finestra a guardare. Il reparto scuola ha bisogno di persone competenti. La categoria è stanca e pronta a reagire con manifestazioni e proteste». Il rappresentante sindacale non retrocede d’un passo. «Un dirigente con tutti i noti problemi connessi all’avvio di un anno scolastico difficilissimo, che deve barcamenarsi tra controlli di Green pass, diffide dei no vax, assegnazioni di docenti, genitori legittimamente preoccupati, che stipula il contratto con il personale individuato dall’Ufficio scolastico, non può essere sottoposto a un procedimento disciplinare per aver fatto il suo dovere». No, la parola alla piazza

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