Asfalti groviera, troppi rischi ad Ancona: in 5 anni spesi 20 milioni ma le strade sono un disastro. Il Comune lancia il censimento

Asfalti groviera, troppi rischi ad Ancona
Asfalti groviera, troppi rischi ad Ancona
di Andrea Maccarone
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 07:39

ANCONA In cinque anni il Comune ha speso quasi 20 milioni di euro per le manutenzioni stradali. Un crescendo di impegni di spesa, dal 2019 al 2023, che però non è bastato a rimettere in sesto le vie della città. La fotografia degli asfalti restituisce, tutt’oggi, l’immagine di un capoluogo costellato di crateri, arterie ferite da profondi solchi, avvallamenti. Condizioni estremamente pericolose per gli automobilisti, ma soprattutto per i tanti centauri che ogni giorno percorrono le strade della città. Una situazione allarmante, che ha bisogno di interventi immediati. 

Il Camel Trophy

Lo stato di forte deterioramento del manto stradale ha assunto dimensioni preoccupanti. Basta fare un giro per la città, dal centro alle aree periferiche, per vedere che non c’è praticamente zona indenne. Un esempio: il rione Adriatico. Transitare lungo via Isonzo è un’esperienza al limite del Camel Trophy. In via Fazioli, parallela del Viale della Vittoria, il manto è talmente crepato da aver addirittura composto figure geometriche che si espandono in un reticolato di cicatrici. Fuori dal centro la storia non cambia. All’ingresso di via Palombare a dare l’accoglienza agli automobilisti è un mix di buche e strati di asfalto non livellati, giusto per rendere più competitiva la prova di destrezza alla guida. Ancora più fuori dal centro: in via Brecce Bianche i frequenti avvallamenti rischiano di provocare un effetto trampolino.

Gli investimenti

La precedente amministrazione comunale ha investito una somma considerevole: 19,6 milioni di euro. Frutto di cinque anni di interventi che, però, sembrano non essere bastati a rimettere in sesto le lingue d’asfalto. Nel 2019 spesi 2,6 milioni, l’anno successivo 2,7 milioni.

Nel 2021 la cifra è salita a 3 milioni, nel 2022 un ulteriore incremento dell’impegno di spesa che arrivò a toccare quota 3,8 milioni fino all’apice nel 2023 dove la cifra è quasi raddoppiata: 7,3 milioni. Un’accelerata dovuta anche all’arrivo di fondi pubblici che hanno permesso di attingere ad un tesoretto non disponibile negli anni precedenti. Un’attenzione crescente al problema, ma che non è bastato a compensare un pregresso che è andato ad aggravarsi col passare degli anni.

Il quadro economico

Nel piano triennale delle opere pubbliche sono stati messi a bilancio complessivamente 3,7 milioni di euro: 2,7 milioni sul 2024 e un milione sul 2025. In realtà, per quanto riguarda l’annualità in corso, di tutta la cifra messa a bilancio sono sicuramente disponibili 900mila euro: un terzo dell’intero ammontare, derivante da un mutuo acceso dal Comune di Ancona. Gli altri vanno intercettati. In soccorso possono arrivare gli avanzi dei Fondi frana, circa 1 milione di euro. Ma la manna dal cielo è il trasferimento di 1,8 milioni di euro da parte della Regione per la sistemazione delle strade in vista del G7 Sanità che si svolgerà nel capoluogo tra fine settembre e i primi di ottobre. A ciò va ad aggiungersi l’intervento che sarà in capo alla partecipata comunale, Viva Servizi, su via Isonzo. Dunque la copertura economica per avviare i nuovi interventi non mancano. Non resta che dare il via ai lavori. Il Comune, prima della fine del 2023, aveva annunciato un censimento delle vie più disastrate. Una vera e propria mappatura delle emergenze, precisa e puntuale, per indirizzare l’Amministrazione sugli interventi da eseguire con maggiore tempestività. Sempre dalle promesse avanzate da Palazzo del popolo, il mese di marzo dovrebbe segnare il taglio del nastro dei nuovi cantieri per i restyling stradali. Parte il countdown.

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