La dolcezza del miele, il gusto di FiloDivino. Un'estate tutta da assaporare e sorseggiare con i consigli gourmet del Corriere Adriatico

Giovedì 3 Agosto 2023, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 07:31 | 3 Minuti di Lettura

Botti dentro la collina: l'unicità di Filodivino

SAN MARCELLO Un luogo incastrato tra le colline di San Marcello, che vive e produce vino marchigiano d’eccellenza ma con una storia che arriva da molto più lontano.

Il cambio

L’avventura di Filodivino è nata dal fondatore Alberto Gandolfi proveniente da una lunga storia nell’industria tessile. Intorno al 2016 ha sentito l’esigenza di un cambio radicale da effettuare in più fasi. Prima la vendita della vecchia fabbrica, poi assieme alla moglie Alida la ricerca di un posto dove stabilirsi e produrre vino. La prima volta che sono arrivati a San Marcello, fra le colline dove sarebbe nato Filodivino, hanno capito che lì dovevano fermarsi. A farli innamorare le Marche e tutto quello che contiene questa regione. Prima della produzione di vino però il resort e la spa, nell’attesa che le vigne diventassero produttive, ma il luogo scelto ha subito fatto nascere un altro progetto: condividere tutta questa bellezza, con eleganza e rispetto per la storia e la tradizione. Nacque così Filodivino Wine Resort & Spa rispettando il protocollo Itaca. I 17 ettari che circondano il vecchio casolare – oggi riconvertito a stanze e suites per gli ospiti e a veranda con cucina – erano in gran parte abbandonati. Il primo grande lavoro è stato quindi recuperare le piante cinquantenarie di Verdicchio. A queste si sono aggiunte alcune nuove parcelle piantate a Lacrima di Morro d’Alba e Verdicchio, oltre a un piccolo spazio di sperimentazione con varietà internazionali.

I vini

Sono undici i vini proposti da Filodivino, Verdicchio dei Castelli di Jesi e – data la vicinanza a Morro d’Alba – la Lacrima. “Dino” è il vino, chiamato così per celebrare il padre del fondatore Alberto Gandolfi: verdicchio classico riserva. Vini totalmente biologici, con questo solo metodo di conduzione considerato per dare una forma al vino prodotto tra le colline di San Marcello, senza dimenticare la biodiversità e la cura totalmente naturale delle vigne attraverso la crescita di erbe spontanee tipiche del luogo. Grande attenzione anche alla cantina di Filodivino, costruita dentro la collina. La struttura è stata concepita dallo Studio dell’Acqua, con lo scopo di fondersi con le linee gentili del territorio. Nel cuore di questa struttura le botti, dove il vino viene fatto aspettare fino al momento giusto e poi la parte visibile quella dove c’è la zona degustazione.

Le degustazioni

Per rafforzare ulteriormente il legame con il territorio, Filodivino ha intrapreso la strada delle “degustazioni musicali” intitolate “Wine & Jazz”. Un percorso dove Stefano Coppari, Samuele Garofoli e Marte Giulioni raccontano un vino attraverso le note delle varie forme del jazz. Per la Lacrima un jazz venato di blues, per il Verdicchio “Dino” le note ispirate da e a Chet Baker, fino all’esplorazione tra Burt Bacharach e Wes Montgomery con “Albae”, il nuovissimo vino rosato di Filodivino, che nasce da Lacrima e Syrah. I percorsi sono accompagnati anche da una selezione di piatti pensati per esaltare vino e musica. I prossimi appuntamenti di agosto per “Wine & Jazz” ogni giovedì a partire dalle 20 circa.

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