Una delle carriere più brevi nella storia dei partiti. Il commissario della Lega Marche Mauro Lucentini, scelto lo scorso 27 aprile per il ruolo di traghettatore fino al Congresso di domani e segretario in pectore dopo aver annunciato la sua candidatura, ha dovuto fare un passo indietro. A guidare il Carroccio regionale sarà la deputata Giorgia Latini.
Il cambio
Un’inversione totale che si spiega con una serie di inciampi culminata nel disastro delle nomine dei direttori delle Aziende sanitarie territoriali - dove la Lega ha perso su (quasi) tutta la linea - che gli ha messo contro buona parte del partito.
Così, gli scontenti hanno iniziato a lavorare per trovare un nuovo nome su cui convergere e il più ovvio è stato quello di Latini, fin dall’inizio in lizza per il ruolo. In un primo momento, la deputata aveva accettato di fare un passo indietro in favore del collega e amico Lucentini, rimasto fuori dal Parlamento alle Politiche di settembre.
Ma i mal di pancia interni emersi nel frattempo hanno rimescolato le carte in tavola. E alla fine dei giochi, gli assessori regionali targati Lega (Andrea Antonini, Chiara Biondi e Filippo Saltamartini), quasi tutti i consiglieri che siedono tra i banchi di Palazzo Leopardi e le federazioni provinciali hanno sottoscritto la mozione unitaria di Latini.
Lo strappo evitato
Un grande merito, Lucentini tuttavia l’ha avuto: riuscire a far schierare dalla stessa parte della barricata Latini e Antonini, notoriamente in armonia come lo sono il cane e il gatto. La magra consolazione di questa soluzione per il rinnovo del vertice del partito è che almeno così si è evitato lo strappo totale. Se la deputata sarà la nuova leader del Carroccio made in Marche, Lucentini dovrebbe trovare posto come vice, insieme ad altri due esponenti della Lega regionale: per ora i nomi che circolano oltre al suo sono quelli di Carloni e di Luca Buldorini, segretario provinciale della Lega Macerata, ma la decisione finale spetterà a Latini.
Il sigillo finale sull’accordo - salvo colpi di scena last minute - verrà messo domani a Loreto, dove si celebrerà il Congresso dopo 5 anni e mezzo di commissariamento. A presiedere l’appuntamento - in cui sono chiamati a riunirsi i 693 militanti - sarà l’ex commissario regionale Riccardo Marchetti. Un passaggio di testimone, anche simbolico, per il nuovo corso di una Lega che deve recuperare il bagaglio di voti drenati dall’alleato Fratelli d’Italia.