L'imprenditore Francesco Casoli (Elica): «Quei voli di continuità sono da difendere a oltranza»

L'imprenditore Francesco Casoli (Elica): «Quei voli di continuità da difendere a oltranza»
L'imprenditore Francesco Casoli (Elica): «Quei voli di continuità da difendere a oltranza»
di Maria Cristina Benedetti
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:28

ANCONA Fermezza, innanzitutto. Francesco Casoli non transige: «I voli di continuità territoriale sono una vittoria e una opportunità. Lasciar sfumare questa occasione sarebbe gravissimo, i collegamenti con la Capitale politica e con quella finanziaria sono l’occasione della vita». Il leader delle cappe aspiranti, che sull’onda del business annulla le distanze tra Fabriano e il resto del mondo, assume una posizione neutra, il denominatore del bene comune: «Il mio - formula il proclama - vuole essere un appello al governatore e ai marchigiani. Ci lamentiamo sempre tutti delle infrastrutture che non funzionano, della ferrovia e delle strade non efficienti, poi scegliamo di non prendere l’aereo». Circoscrive la platea, ribadisce la sollecitazione: «I primi attori dobbiamo essere noi imprenditori, noi di Confindustria: per lavorare in Italia, in Europa e nel mondo si deve volare. Di più». 

L’accordo 

Ammette, il manager funzionalità&design, che c'è anche un rovescio della stessa medaglia. «Aeroitalia - sollecita la domanda - come può sostenere tratte con appena una ventina di passeggeri? È pur sempre un’impresa.

Se Acquaroli e la compagnia aerea trovassero un accordo sarebbe per la convenienza delle Marche». Continuità va cercando.  Torna all’origine del danno, Ludovico Scortichini. «Lo scorso ottobre, con un post, l’ad dell’aerolinea annunciò che avrebbe annullato i collegamenti dal Sanzio con Vienna, Barcellona e Bucarest, rotte che garantiva al di fuori della continuità territoriale. Così non si fa». Da tour operator e presidente di Confindustria turismo sovverte l’ordine dei fattori: «Avrebbe dovuto prima avvertire la filiera del settore; avrebbe dovuto comprendere se ci fosse uno spazio per una trattativa, un supporto esterno». È lì che fissa il punto di caduta: «S’è incrinata la fiducia». Arrivando all’attualità della cronaca, non coglie il senso della richiesta di Gaetano Intrieri di voler trattare, in extremis, solo con Acquaroli. «La gestione del bando sulla continuità è dell’Enac, cosa c’entra il presidente? Il suo intervento non toglierebbe né aggiungerebbe alcunché». Va oltre le schermaglie. Il valore di quello scendere e salire, a prezzi calmierati, in direzione Roma, Milano e Napoli, lo ritiene imprescindibile. «È fondamentale. Va trovato, nella nuova gara che sarà, il giusto equilibrio economico». Guai a rinunciarvi, è la sua incitazione. «In un’ora si atterrerebbe a Linate e da lì si spalancherebbe l’Europa». Una vittoria e una opportunità, Scortichini intercetta Casoli. In volo.

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