L’obiettivo
All’indomani del pronunciamento che ha accolto il ricorso dell’impresa Areamare, l’ufficio urbanistica del Comune si è impegnato a redigere una lettera attraverso cui fornire una risposta alla società edile che chiede di sapere se l’amministrazione ha intenzione o meno di portare avanti la variante per realizzare quattro palazzine da tre piani e quattro villette su via del Cacciatore alla Sentina e quattro palazzine di quattro piani, una piazza oltre a sei villette in via Mare, dietro contributo di 1,2 milioni di euro. Il Comune quindi intende scongiurare l’intervento del Prefetto che verrebbe nominato quale commissario ad acta nel caso di mancata risposta ed è immaginabile che nella replica dell’amministrazione venga sottolineata l’intenzione di redigere un nuovo Piano regolatore generale e mettere in soffitta le varianti.
L’accusa
Sull’argomento interviene anche il consigliere dei Verdi Paolo Canducci: «In un consiglio comunale - dice - avevo ricordato all’assessore Gabrielli che le varianti non si bloccano con dichiarazioni sulla stampa ma con un atto di indirizzo dell’amministrazione che ne esclude l’interesse pubblico, cosa che inspiegabilmente non ha fatto Piunti prima della fine del suo mandato. Questo atto non è mai stato elaborato e si va avanti con incarichi spot, Pums, Piano direttore senza una visione di insieme. Mi auguro che la sentenza spinga l’amministrazione a chiarire la politica urbanistica». Intanto nella riunione di maggioranza di mercoledì l’assessore Andrea Sanguigni ha illustrato la situazione degli alloggi popolari sottolineando la presenza di 21 alloggi sfitti di cui 10 dell’Erap e 11 del Comune. Verranno riqualificati con 67mila euro viste le numerose domande che a oggi vedono 250 famiglie in graduatoria.