Modifiche alla viabilità di Pesaro, mille firme per Soria contro la delibera: «Lunedì resa dei conti»

Annunciata la simbolica protesta in consiglio comunale

Modifiche alla viabilità di Pesaro, mille firme per Soria contro la delibera
Modifiche alla viabilità di Pesaro, mille firme per Soria contro la delibera
di Thomas Delbianco
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Venerdì 22 Marzo 2024, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:40

PESARO «La variante di Largo Tre Martiri va revocata o annullata. E se si va avanti, dobbiamo essere interpellati». E il comitato di Soria porta 1000 firme in Comune. Lunedì in consiglio comunale "la resa dei conti". «Saremo presenti, almeno una ventina di persone», dice Cipolletta. Non ci sono vie di mezzo, proposte di modifica alla variante, come quella anticipata dall'assessore Della Dora, rassicurando che il Lungofoglia Caboto non verrà chiuso, che tengano. La delibera non va approvata ora. Va ripensata tutta. Punto. 

Il messaggio

Questo il messaggio, in sintesi, nella lettera che ieri mattina il comitato di Soria ha depositato al protocollo di piazza del Popolo. Un documento, con destinatari l'assessore all'Urbanistica, il sindaco, il presidente del consiglio comunale e tutti gli eletti che siedono nell'emiciclo. Allegate, ci sono circa 1000 firme, con le ultime 150 sottoscrizioni aggiunte proprio nelle ultime ore. L'ultimo atto dei residenti, che ormai da qualche settimana si battono contro la variante di Largo Tre Martiri, è maturato mercoledì sera nella sala della parrocchia di Soria. Una sessantina di persone hanno ascoltato la lettura della missiva, da parte di Rosalia Cipolletta, e hanno apportato alcuni accorgimenti e modifiche, per arrivare alla stesura definitiva, che ieri ha fatto capolino nel Palazzo. Si ritorna nel percorso istituzionale. Il passaggio chiave sarà lunedì pomeriggio quando la variante tornerà in assise. La convocazione non è ancora ufficiale, dovrebbe esserlo oggi, ma la seduta dovrebbe iniziare alle 15, proprio dalla delibera urbanistica rimasta in "stand-by", in quanto si ripartirà in seconda convocazione, E si ripartirà proprio dal momento in cui è stata richiesta e ottenuta la sospensiva alla variante da parte di Michele Gambini del Pd, che si portato dietro, nella volontà di fermare le bocce, buona parte della maggioranza e tutta l'opposizione.

Non sette consiglieri del Pd, che avrebbero voluto tirare dritto e per questo avevano detto no alla sospensiva. Nel mezzo, due assemblee, una nell'aspro confronto con l'amministrazione, una solo con i residenti, tanti voci, proteste, i manifesti apparsi fuori dalla parrocchia mercoledì sera.

L’imbuto

«La modifica - scrivono - che si vuole apportare alla viabilità, con la chiusura dell’ultimo tratto di via Caboto e conseguente canalizzazione del traffico in via Agostini, attraverso la costruzione della bretella, andrebbe a creare un imbuto, dando luogo a lunghe file di macchine, con il rischio che, nelle ore di maggior transito, sia a rischio il passaggio dei mezzi di soccorso. Il traffico nel quartiere è notevolmente aumentato in questi ultimi anni per la frequentazione sempre più massiccia di Baia Flaminia, per le molteplici costruzioni eseguite negli ultimi tempi, le quali hanno determinato un consistente aumento di residenti, aumento che sarà ulteriormente aggravato nei prossimi mesi quando saranno abitate sia le due palazzine di proprietà Battisti (ex Radiant), sia quando edificheranno nell’area della ex scuola Mascarucci e, se la variante dovesse essere approvata così come proposta, anche dai due edifici che si ipotizzano nell’area verde prospicente via Agostini». Il comitato chiede all'amministrazione comunale di «revocare o annullare la delibera numero 103 dell’11 dicembre 2023. Qualora intenda comunque procedere alla sistemazione del comparto, prima di adottare qualunque provvedimento, chiediamo venga promosso un confronto con i residenti del quartiere, oggi rappresentati dal Comitato, secondo un processo democratico previsto anche dalle recente legislazione».

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