Fano, svuotano la slot machine in un bar. Arrestati in 3 con il bottino in auto. Per il capo obbligo di dimora in Lombardia

Fano, svuotano la slot machine in un bar. Arrestati in 3 con il bottino in auto
Fano, svuotano la slot machine in un bar. Arrestati in 3 con il bottino in auto
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 27 Aprile 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 07:24

FANO Arrestate per furto aggravato tre persone di origini romene, che mercoledì scorso sono state bloccate dalla polizia mentre uscivano da un bar lungo via Pisacane a Fano. 

L’indagine

Gli agenti del commissariato locale hanno recuperato 800 euro in contanti e un arnese artigianale, in filo di ferro. Il filo collegato a una sorta di moneta finta permette di attivare la slot e poi di recuperare la moneta. La tecnica è definita a pesciolino e sarebbe stata utilizzata per spillare contante dalle slot machine, le cosiddette macchinette mangiasoldi. L’arresto è stato convalidato nel corso dell’udienza che si è svolta ieri in Tribunale a Pesaro e adesso il terzetto è in attesa del processo.

Nei confronti di un quarantacinquenne, che la polizia considera il capo del gruppo, è stata disposta una misura cautelare: l’obbligo di dimora in Lombardia. Risulta che nei giorni scorsi le altre due persone, arrestate dalla polizia in collaborazione con la municipale, provenivano dalla Romania e abbiano trovato un appoggio temporaneo in provincia di Rimini. Per loro processo il 20 maggio.

Triplice arresto

Il triplice arresto è un ulteriore risultato dell’operazione Safe Shop.

Una serie di controlli che il personale del commissariato, coordinato dal dirigente Stefano Seretti, effettua per prevenire i furti nei bar in particolare e negli esercizi pubblici in genere. Mercoledì scorso il sistema di videosorveglianza pubblica, gestito dalla polizia locale, ha segnalato il passaggio di un’automobile sospetta.

Una Audi A5 nuova di zecca, che si è fermata davanti ad alcuni esercizi pubblici lungo la statale Adriatica Sud e in seguito lungo la strada Flaminia, per poi tornare indietro. Il personale del commissariato ritiene che si trattasse di sopralluoghi e che il terzetto avrebbe colpito più volte nell’arco della stessa giornata, se non ci fosse stato l’intervento immediato in via Pisacane.

Il sospetto nutrito dalla polizia è dunque che sull’Audi A5 viaggiassero altrettanti incubi per i titolari di bar e altri esercizi pubblici. Il quarantacinquenne si sarebbe seduto a una slot nel bar in via Pisacane, mentre gli altri due, più giovani del capo, intorno ai 35 anni, avrebbero agito da palo: uno all’ingresso della sala giochi e il secondo nel resto del locale. L’udienza per la convalida degli arresti si è conclusa senza misure cautelari per entrambe le persone più giovani: a loro gli inquirenti attribuiscono un ruolo più defilato.

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