Chi bussa al centrodestra? Dopo Camela c'è il caso Origlia e Viscione: ma le porte si chiudono

Chi bussa al centrodestra? Dopo Camela c'è il caso Origlia e Viscione: ma le porte si chiudono
Chi bussa al centrodestra? Dopo Camela c'è il caso Origlia e Viscione: ma le porte si chiudono
di Mario Paci
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Lunedì 29 Aprile 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:46

ASCOLI Rispetto a cinque anni fa il numero delle liste alle elezioni comunali sarà molto inferiore ma al portone del centrodestra sono molti a bussare e non sempre si spalanca l’uscio. È il caso di Valeriano Camela, ex consigliere regionale dell’Udc, in un primo momento contattato e poi rispedito a casa per avere firmato la mozione di sfiducia nei confronti dell’ex sindaco Piero Celani nel 2008 quando era presidente del consiglio comunale.

I moderati

Ora un altro caso riguarderebbe Maria Stella Origlia, responsabile provinciale di Italia Viva e Francesco Viscione.

Entrambi provengono dall’opposizione (Viscione cinque anni fa si è candidato ed è stato eletto consigliere sostenendo Piero Celani a sindaco); entrambi hanno partecipato alle riunioni del Cantiere Riformista del centrosinistra per poi sbattere la porta dopo la scelta di Emidio Nardini candidato sindaco. Entrambi portano in dote centinaia di voti che possono fare gola al centrodestra.

Il patto

È chiaro che con i loro trascorsi politici (Origlia ha iniziato nel Pd, Viscione è stato sempre fedele allo scudocrociato) non gli si può chiedere di diventare organici ai partiti del centrodestra ma in questa tornata elettorale hanno stipulato un patto politico programmatico che ora potrebbe diventare carta straccia.

Il tavolo saltato

Cosa è successo? Che nonostante i due abbiano già affisso i manifesti elettorali per la lista Forza Ascoli nella quale dovrebbero candidarsi, sono iniziati i malumori interni per avere accolto i transfughi del centrosinistra. Malumori che sarebbero culminati nell’incertezza a garantire loro un posto in lista. E ora? Potrebbe esserci un ripensamento, magari con la mediazione del sindaco o una rinuncia di Origlia e Viscione a candidarsi. Oppure, colpo di scena, i due ostracizzati potrebbero presentare una lista autonoma, una sorta di terzo polo fra Fioravanti e Nardini.

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