Marche, si dimette Minardi
Così decade anche Zaffiri

Renato Claudio Minardi (Pd)
Renato Claudio Minardi (Pd)
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Sabato 25 Luglio 2015, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 20:58
ANCONA - Il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Renato Claudio Minardi (Pd) si è dimesso.

Le sue dimissioni fanno decadere Sandro Zaffiri. Lo rende noto il capogruppo di M5s Gianni Maggi che ricorda: «Lo avevamo chiesto in una risoluzione motivata dal fatto che non volevamo essere rappresentati da Zaffiri, un vicepresidente che sosteneva liste di proscrizione e olio di ricino. Nella seduta del consiglio regionale di martedì chiederemo di mettere all'ordine del giorno la nomina dei due nuovi vicepresidenti».



La vicenda è quella dell'attacco di Zaffiri, leghista, al prefetto di Roma, su Facebook, per la gestione dei profughi. Era stato lo stesso Minardi a mettere la sua carica «a disposizione del gruppo consigliare del Pd e della maggioranza che mi ha eletto».



Le dimissioni di Minardi hanno suscitato numerosi commenti. Secondo il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, "Le dimissioni di Renato Claudio Minardi restituiscono dignità e solennità all'aula legislativa del consiglio regionale delle Marche offuscata dall'episodio vergognoso che ha visto protagonista Sandro Zaffiri contro il prefetto di Roma Gabrielli". "Il suo irriducibile tentativo di occupare la poltrona di vicepresidente nonostante il voto dell'aula - seguita Ceriscioli - è apparso paradossale ma rappresentativo di tutta l'arroganza e la tracotanza di chi non ha il minimo senso istituzionale e che dunque non merita di rappresentare i marchigiani. Viene da chiedersi se questo sia lo spirito del partito a cui appartiene. La Lega, dopo un timido sussulto da parte del segretario Salvini, non ha mosso un dito per costringere Zaffiri alle dimissioni, sperando che il triste episodio cadesse nel dimenticatoio col passare dei giorni. Va dato merito al consigliere Minardi che con il suo gesto ha, al contrario, messo davanti a tutto il bene e la credibilità delle istituzioni".



"Le dimissioni da vice presidente che mi sono state presentate poche ore fa da Renato Claudio Minardi - dice dal canto suo Antonio Mastrovincenzo, presidente del consiglio regionale delle Marche -, rappresentano un gesto di grande responsabilità politica e di rispetto delle nostre istituzioni. Dispiace constatare che Sandro Zaffiri non abbia mostrato la stessa responsabilità rifiutandosi di dimettersi nonostante la richiesta esperessa dalla grande maggioranza dell'Aula". "Sarà mio impegno - aggiunge - presentare all'avvio dei lavori del Consiglio di martedì prossimo la richiesta di provvedere subito alla elezione dei due vice presidenti dell'Assemblea legislativa regionale".



Il segretario del Pd, Francesco Comi, afferma, invece, che "Ancora una volta il Partito Democratico si è dimostrato il detentore del più alto senso di responsabilità e ha dovuto tutelare l'integrità istituzionale dell'Assemblea legislativa delle Marche compiendo una mossa che chi avrebbe dovuto avere la dignità di fare non ha fatto". "Zaffiri, dopo la sua inconcepibile e imperdonabile esternazione contro il prefetto Gabrielli non poteva più continuare a ricoprire la prestigiosa carica di vicepresidente del Consiglio regionale.
Restando ostinatamente fermo sulla sua posizione e attaccato alla sua carica, dimostrando così ulteriormente la sua inadeguatezza al ruolo, ha costretto il Pd - conclude Comi - a trovare una soluzione per restituire dignità all'Assemblea. A mali estremi, estremi rimedi".




"Nonostante il voto dell'Aula a favore delle sue dimissioni e la relativa richiesta delle due massime cariche della Regione, il presidente della Giunta, Luca Ceriscioli e quello del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo - afferma Gianluca Busilacchi, capogruppo del Pd in consiglio regionale - Zaffiri si è dimostrato sordo. Il Pd ha concesso alcuni giorni al consigliere leghista per riflettere e per far valere il profilo istituzionale richiesto dalla carica che riveste. Zaffiri ha invece preferito anteporre alla dignità istituzionale, che lo avrebbe dovuto costringere a lasciare la vicepresidenza, l'interesse proprio e di parte di attaccamento alla poltrona". "Il Pd - aggiunge Busilacchi - non ci sta. Ringraziamo, quindi, Renato Claudio Minardi per il suo gesto di responsabilità, generosità e senso delle istituzioni. Il suo passo indietro dalla carica di vicepresidente è un passo avanti per la giusta rappresentanza dei marchigiani in Assemblea legislativa, che non meritano, neanche in minima parte, di essere rappresentati da chi non ha senso del pudore e coscienza dell'importanza del ruolo che ricopre".
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