Tirreno Adriatico, blitz di Milan: oggi l'insidiosa tappa teramana. Domani la Sassoferrato-Cagli

Tirreno Adriatico, blitz di Milan: oggi l'insidiosa tappa teramana. Domani la Sassoferrato-Cagli
Tirreno Adriatico, blitz di Milan: oggi l'insidiosa tappa teramana. Domani la Sassoferrato-Cagli
di Gianluca Ciucci
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Venerdì 8 Marzo 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:38

GIULIANOVA Tanto tuonò che Jonathan Milan. Il gigante veloce della Lidl-Trek, al terzo tentativo, si prende la volata in salita di Giulianova, dove la Tirreno Adriatico non era mai passata in quasi 60 anni.

Milan in questo modo cala un personale poker perché oltre alla quarta frazione della Corsa dei due Mari si veste della maglia azzurra di leader in virtù dell’abbuono, di quella ciclamino classifica a punti e della bianca di miglior giovane. Jonathan, classe 2000 da Tolmezzo già olimpionico nell’inseguimento a squadre Tokyo 2021, guarda tutti in classifica dall’alto in basso come gli accade nella vita con il suo 1,94 metri di altezza. 


Il commento

«Non è stata una giornata facile. Ho forato in salita - ricorda Milan all’arrivo - ma nel finale ero ben posizionato grazie al lavoro dei miei compagni. Stamattina volevo fortemente questa vittoria dopo essere arrivato terzo e secondo nelle prime due tappe. Siamo venuti qui per vincere e ce l’abbiamo fatta». Ora in classifica Ayuso insegue staccato di appena 4’’ e terzo è Kevin Vauquelin a 18’’. Quarto è l’altro italiano Antonio Tiberi che ha un ritardo di 21’’, mentre il favorito dei pronostici Jonas Vingegaard è quinto a 25’’, Jai Hindley settimo a 28’’. Attimi di paura per il danese Kasper Asgreen che ha forato a pochi chilometri dall’arrivo ma alla fine ha ricucito il distacco e ora è a 31’’ dal leader come il nostro Bettiol. Per quanto riguarda la tappa invece alle spalle di Milan, azzurro in maglia azzurra, Jasper Philipsen e Corbin Strong della Israel - Premier Tech si sono piazzati rispettivamente al secondo e terzo posto nella frazione partita da Arrone e conclusa nella parte alta di Giulianova dopo 207 km.

Si tratta della settima vittoria in carriera per il corridore friulano, la seconda in stagione e la prima in carriera alla Tirreno Adriatico.

Tappa dura doveva essere e tappa dura è stata. Con freddo, cielo grigio ma niente pioggia. La corsa si stappa presto perché in sei prendono il largo al primo scatto. Tra loro ci sono i gli italiani Lorenzo Quartucci, Davide Bais e Mirco Maestri. Proprio quest’ultimo culla per diverse ore il sogno di vestirsi d’azzurro visto che in classifica è quello messo meglio con 1’24’’ da Ayuso, quando il vantaggio sale fino a oltre 6’. A Castelluccio c’è la neve e qualcuno della carovana fa pure un pupazzo bianco che presto fa il giro dei social, mentre Bais strappa i punti necessari al gpm per vestire la maglia verde.

I corridori escono dalla nebbia di Forca di Presta e si lanciano in discesa tra le tante gru di Acquasanta Terme in ricostruzione dopo il sisma 2016. Il passaggio a Ascoli è una volata con cielo di piombo mentre ai -30 km piccolo brivido per Ayuso che fora ma rientra facile in gruppo scortato da un paio di compagni di squadra. Giornata molto più difficile per Mark Cavendish che accusa le salite di inizio giornata e si stacca definitivamente molto prima di poter pensare alla volata. 

Breve ma dura

Oggi tappa breve ma molto dura con 144 km da Torricella Sicura a Valle Castellana tutta nella provincia di Teramo. Continui saliscendi, attraverso luoghi storici per la Corsa: da Bellante e Castellalto fino a Campli e Civitella. Dopo Villa Lempa si affronta la salita a San Giacomo dal versante est (12 km al 6.2% medio) e successiva discesa nella valle del Castellano con 10 km pianeggianti accanto al Lago di Talvacchia. Poi domani la Sassoferrato-Cagli con l’arrivo a monte Petrano.

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