Plusvalenze, tutti prosciolti in primo grado i dirigenti e le società finite a giudizio al Tribunale nazionale Figc

Processo plusvalenze, dirigenti e società prosciolti in primo grado
Processo plusvalenze, dirigenti e società prosciolti in primo grado
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Venerdì 15 Aprile 2022, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Il processo per il caso delle plusvalenze si risolve con un nulla di fatto: il Tribunale nazionale federale ha infatti prosciolto tutti i dirigenti e le società finite a giudizio per la vicenda, apprendono ANSA e Adnkronos. Nessuna condanna dunque per gli undici club, di cui cinque di Serie A (Juventus, Napoli, Empoli, Genoa e Samp), due di Serie B (Parma e Pisa), due di Lega Pro (Pro Vercelli e Pescara) e altri due falliti (Chievo Verona e Novara).

Tutte le altre società o dirigenti coinvolti nel processo rischiavano al massimo multe o inibizioni e in questo senso erano andate le richieste della procura. Spiccano, infatti, i 16 mesi e dieci giorni di inibizione chiesti per l'ex ds della Juve Fabio Paratici (oggi al Tottenham), i 12 mesi per il presidente bianconero, Andrea Agnelli, i sei mesi e 20 giorni per l'attuale ds juventino Federico Cherubini e gli otto di Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene.

Per il club bianconero, invece, era stata chiesta una multa da 800 mila euro, la più alta se paragonata a quelle richieste per le altre società di Serie A interessate come il Napoli (392 mila), Sampdoria (195 mila), Genoa (320 mila) ed Empoli (42 mila).

Non mancavano anche per questi club le richieste di inibizione per alcuni dei loro presidenti o dirigenti come il numero uno del Napoli Aurelio De Laurentiis (11 mesi e 5 giorni) o dei suoi figli Edoardo e Valentina (6 mesi e 10 giorni). 

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