L'Ascoli all'esame che non può fallire: con il Sudtirol al Del Duca è una sfida inedita per il Picchio

L'Ascoli all'esame che non può fallire: con il Sudtirol al Del Duca è una sfida inedita per il Picchio
L'Ascoli all'esame che non può fallire: con il Sudtirol al Del Duca è una sfida inedita per il Picchio
di Matteo De Angelis
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Venerdì 14 Aprile 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 15:05

ASCOLI Anno 1974, poco meno di mezzo secolo fa. Mentre l’Ascoli festeggiava la sua prima promozione in Serie A, il Sudtirol veniva fondato. Basterebbe questo dato per far capire quanto storia e blasone dei due club non siano neppure lontanamente paragonabili. Ne aggiungiamo un altro, giusto per rendere meglio l’idea. Quando il Picchio alzava al cielo la Mitropa Cup, i bolzanini chiudevano in 11° posizione il campionato di Prima Categoria del Trentino-Alto Adige. Percorsi diametralmente opposti tra due squadre che, sabato, si sfideranno per la prima volta nella loro storia al Del Duca: mai infatti, prima di oggi, Ascoli e Sudtirol si sono trovate una di fronte all’altra nel Piceno. 


Storie opposte 

L’unico precedente tra bianconeri e biancorossi è quello del match d’andata, quando al Druso terminò con un pareggio per 2-2: Picchio due volte avanti prima con Ciciretti e poi con Caligara, ma ripreso in entrambe le circostanze dal rigore di Casiraghi e, nel finale, dalla rete di Rover.

Quell’X permise al Sudtirol di restare un punticino avanti all’Ascoli, con i bolzanini a conservare l’ultimo posto utile per i playoff (8°) a discapito proprio dei marchigiani (9°). Adesso, un girone più tardi, la situazione è ben diversa. Perché la squadra allenata da Bisoli è addirittura al quarto posto in classifica, con un super bottino di 52 punti, mentre il Picchio è nella parte destra (o bassa) della graduatoria e ha necessità di fare punti per non veder avvicinarsi ancor di più quella linea playout distante appena tre lunghezze. 

La sorpresa 

Il Sudtirol è la vera sorpresa della Serie B. Perché – vale la pena ricordarlo – è alla sua prima stagione di sempre in cadetteria. E perché, a inizio stagione, nessuno avrebbe scommesso su un simile percorso dei bolzanini. Né durante l’estate, né dopo le prime gare ufficiali: sconfitta immediata in Coppa Italia contro la FeralpiSalò e poi tre ko consecutivi nelle prime tre partite di B. La “squadra cuscinetto” della cadetteria, però, ha completamente cambiato volto dalla quarta giornata in avanti, in concomitanza con l’arrivo di mister Bisoli in panchina. Filotto di 12 risultati utili consecutivi (5 vittorie e 7 pareggi), poi due sconfitte a dicembre e, dal nuovo anno, ancora un rendimento super: 7 vittorie e 5 pareggi, il Sudtirol ha conosciuto la prima sconfitta del 2023 solo nello scorso turno di Pasquetta, nel big match contro il Bari. Un ko arrivato, tra l’altro, di misura (0-1) e a tempo praticamente scaduto (93’). 

Numeri da urlo 

Ecco perché al Del Duca scenderà in campo un avversario che, al netto di una storia e un blasone ben diversi da quello dell’Ascoli, è assolutamente ostico e temibile. E per un Picchio che al Del Duca fa fatica, c’è un Sudtirol che in trasferta viaggia veloce: 26 punti in 15 partite, meglio hanno fatto solo le prime tre della classe (il Bari con 31 e Frosinone e Genoa con 28, ma tutte disputando una gara in più dei bolzanini). Da quando Bisoli si è seduto sulla panchina dei biancorossi, in trasferta il Sudtirol ha perso solo contro il Genoa (2-0): per il resto 7 vittorie e 5 pareggi. Il Picchio si troverà dinanzi una squadra che, fino a pochi giorni fa, era ancora in piena corsa per la Serie A diretta. Ora, a -8 dal secondo posto, l’obiettivo dei bolzanini è quello di chiudere almeno in quarta posizione, per entrare ai playoff direttamente dalla semifinale. 

Gli esordi 

Un qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare a inizio stagione, quando il Sudtirol si è affacciato per la prima volta in Serie B. Allungando l’elenco dei “nuovi esordi” dell’Ascoli, e cioè di quelle squadre in precedenza mai affrontate. Dal nuovo Millennio, questa statistica si è aggiornata in ben undici occasioni: il Picchio infatti, dagli anni Duemila, si è trovato a sfidare per la prima volta Albinoleffe e Treviso (2003/04), Cittadella e Sassuolo (2008/09), Gallipoli (2009/10), Portogruaro (2010/11), Pro Vercelli (2012/13), Latina (2015/16), Carpi (2016/17), Pordenone (2019/20) e, lo scorso anno, Alessandria. Ora sotto con il Sudtirol, con la speranza di poter nuovamente aggiornare la statistica già la prossima stagione, quando in B esordirà la FeralpiSalò. Per farlo, però, servono punti: c’è una salvezza da conquistare. 

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