Lucioni apre, Mulattieri raddoppia: l'Ascoli dura un tempo a Frosinone prima di arrendersi alla capolista

Un momento della gara di andata
Un momento della gara di andata
di Mario Paci
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Lunedì 10 Aprile 2023, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 08:16

FROSINONE Allo Stirpe l'Ascoli dura solo 41 minuti, inanella la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite (incassata l'undicesima rete di fila) con una media di quasi due gol a partita. Troppe reti subite e troppo forte il Frosinone che legittima il primato in classifica e mantiene il distacco di dieci punti dal Bari. Una sconfitta, per fortuna dei bianconeri, mitigata dai passi falsi della gran parte delle dirette concorrenti alla salvezza, ma che non può fare dormire sonni tranquilli alla truppa di mister Breda. In poco più di una settimana, vanificati i progressi, soprattutto dal punto di vista caratteriale, ammirati nella sfida batticuore con il Brescia.

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Le distrazioni

Il Frosinone si conferma essere la bestia nera del Picchio: nove successi e tre pareggi nelle ultime sfide incrociate, seconda migliore difesa del torneo, distacco quasi siderale con il Bari. Una corazzata difficile da contrastare se poi sono i bianconeri a colare a picco da soli. Il gol che sblocca il risultato è l'esempio macroscopico di un handicap che l'Ascoli si trascina dall'inizio della stagione: i calci piazzati. Sull'angolo battuto, nessuno va a contrastare, Leali esce a vuoto e Lucioni ruba il tempo a Quaranta. Sul raddoppio ciociaro, la storia si ripete: Leali sbaglia l'intervento, Falasco si addormenta e non si accorge di Mulattieri alle spalle che insacca sempre di testa. I padroni di casa potrebbero dilagare nella ripresa quando i bianconeri sono costretti ad attaccare a testa basta (ma senza quasi mai impensierire davvero Turati, salvo due staffilate di Caligara e Gondo che non centrano lo specchio della porta).

La rabbia dell'ex

Ottima la prova dell'ex Bidaoui che evidentemente voleva dimostrare a qualcuno che l'esclusione dall'undici titolare, decisa spesso da Bucchi nel girone d'andata, è stata una mossa sbagliata. Una delle tante scelte che Bucchi ha pagato con l'esonero. Stavolta gli innesti di Marsura, Lungoyi e Gondo, non cambiano l'inerzia della gara, sempre in mano ai ciociari. Viceversa il ritorno in campo di Bellusci dopo un lungo infortunio, potrebbe dare maggiore equilibrio a una difesa sempre più perforata. Da dove ripartire? Dalla rabbia agonistica mostrata contro il Brescia. Al momento è la principale arma rimasta al tecnico bianconero.
 

FROSINONE - ASCOLI 2-0

FROSINONE (4-3-3): Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Oyono; Rohden (41’ st Garritano), Mazzitelli (25’ st Kone), Boloca; Insigne (25’ st Caso), Mulattieri (11’ st Moro), Bidaoui (25’ st Baez).

A disposizione: Loria, Kujabi, Gelli, Kalaj, Cotali, Monterisi Borrelli.

Allenatore: Grosso.

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Quaranta (14’ st Bellusci), Botteghin, Falasco (21’ st Giordano); Collocolo, Buchel (14’ st Marsura), Caligara; Mendes (26’ st Lungoyi); Forte, Dionisi (21’ st Gondo).

A disposizione: Guarna, Adjapong, Falzerano, Eramo, Proia, Palazzino, Giovane.

Allenatore: Breda.

Arbitro: signor Alberto Santoro di Messina; assistenti sigg.

Antonio Vono di Soverato (Catanzaro) e Davide Miele di Torino; Quarto Uomo sìg. Niccolò Turrini di Firenze; Var sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano (AQ), Avar sig. Salvatore Longo di Paola (Cs).

Marcatore: 41’ pt Lucioni (F), 4’ st Mulattieri (F).

Note: spettatori totali: 11.476; abbonati: 3.047; biglietti venduti: 8.429 (di cui 1.121 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: 87.575,00; angoli: 4-2 per il Frosinone; ammoniti: 39’ st Caligara (A); recuperi: 2’ pt; 5’ st.

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