ANCONA Un pareggio, proprio come all’andata. Ma questa volta, rispetto al Paolo Mazza, c’è ben poco da accontentarsi. L’Ancona, nella prima in panchina di Roberto Boscaglia, non trova la svolta auspicata. Gioca a intermittenza, sbaglia tanto e non abbandona la zona rossa. Rimpianti non ne mancano, in particolare per le chance sciupate nella ripresa, così come la consapevolezza che le sabbie mobili dei playout sono uno scenario ancora esistente. La cosa più bella del pomeriggio resta la cornice in cui si è giocata la partita. Record di pubblico delle ultime tre stagioni (6224 spettatori), il gemellaggio tra due tifoserie unite dal 1984 e le centinaia di giovani presenti nei vari settori. Numeri da vertice, in netta controtendenza con le prestazioni - deludenti - della squadra.
Ancona - Spal 0-0
ANCONA (3-5-2) Perucchini 6,5, Cella 5,5, Pasini 6,5, Mondonico 5; Barnabà 5,5, Prezioso 5,5 (17’st Basso 6), Gatto 6,5, Paolucci 5,5 (23’st Saco 6), Agyemang 6,5; Giampaolo 5,5 (23’st Moretti 5), Spagnoli 5,5 All. Boscaglia 6
SPAL (4-4-2) Galeotti 6,5; Ghiringhelli 6 (43’st Breit sv), Valentini 6, Fiordaliso 5,5, Tripaldelli 6; Dalmonte 6, Buchel 5, Nador 6 (21’st Rabbi 6), Maistro 5,5 (10’st Rao 6); Antenucci 5 (21’st Collodel 5,5), Petrovic 5,5 (10’st Zilli 6) All. Di Carlo 6
ARBITRO Arena di Torre del Greco 6
NOTE ammoniti Prezioso, Valentini, Maistro, Barnabà, Mondonico, Gatto, Rao, angoli 4-8, recupero 2’+4’, spettatori 6224 per un incasso di 25.097,42 euro
La tegola Martina
Nell’undici di partenza non ci sono Saco, rientrato dal Giappone dopo gli impegni di Nazionale da pochi giorni, e Martina (out dopo il riscaldamento per un problema al ginocchio, un’altra tegola).
Altri errori
La deduzione, tuttavia, viene smentita nel secondo tempo. L’Ancona, in particolare con Spagnoli e Prezioso, si divora l’impossibile davanti a Galeotti (bravo in un paio di frangenti). Dall’altra parte Perucchini, chiamato in causa, risponde presente su Rao e Zilli. Gatto (tra i migliori con Agyemang e Pasini) e soci non vivono un momento tranquillo. Si denota durante la manovra e nelle varie scelte. In particolare con gli ultimi passaggi, spesso superficiali (Paolucci e Moretti ne falliscono alcuni clamorosi, da potenziali superiorità numeriche). Ora la ricetta è chiara: vittoria come sola medicina. Lo ha ricordato la Curva Nord, a fine gara. Per evitare i playout servono 42 punti, non uno di meno. In questo senso la trasferta di Pontedera (dove mancherà lo squalificato Prezioso) diventa un bivio da non fallire. Come Recanatese e Spal, dove però si è toppato. Stavolta il terzo errore potrebbe essere fatale. Tutti avvisati.