Solo 2-2 con la Danimarca, l'Italia si complica la vita: ora per essere testa di serie deve battere l'Armenia

Solo 2-2 con la Danimarca, l'Italia si complica la vita: ora per essere testa di serie deve battere l'Armenia
di Luciano Danza
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Sabato 12 Ottobre 2013, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 12:53
COPENAGHEN L’Italia non pu ancora esultare come vorrebbe. Il 2 a 2 di Copenaghen contro la Danimarca, pari tra l’altro ottenuto con carambola fortunata solo al fotofinish, salva l’imbattibilità della nazionale che però non ha ancora la certezza di essere una delle 8 teste di serie al prossimo mondiale. Gli azzurri, per essere sicuri, dovranno battere, martedì sera al San Paolo, l’Armenia.

LA FEBBRE DI BALOTELLI

Balotelli non è nemmeno allo stadio. Il centravanti rimane in albergo per un’influenza intestinale. Ma l’intenzione è di schierarlo martedì a Napoli, in tandem con Rossi, contro l’Armenia. In tribuna a Copenaghen i nostri connazionali celebrano però un altro assente, con la speranza di rivederlo in nazionale per il mondiale in Brasile. C'è solo un capitano, immenso: daje Francè è la dedica per Totti. Senza SuperMario, spazio a Osvaldo: l’ultima gara dell’italo argentino, da titolare, nelle qualificazioni mondiali proprio nella gara d’andata contro la Danimarca, un anno fa a san Siro. Quella sera l’attaccante, all’epoca ancora giallorosso, fu espulso e prese tre giornate di squalifica. E sfrutta bene la nuova opportunità, dopo aver giocato il secondo tempo della gara-promozione contro la Repubblica Ceca a Torino un mese fa: aiuta la squadra a salire, va a difendere nell’area azzurra sui calci piazzati. A volte è fin troppo generoso. Prandelli dalla panchina gli chiede di fare di più il centravanti. E alla prima chance, contropiede improvviso nato da un lancio a tutto campo di Thiago Motta, inventa un gran gol: tunnel in corsa su Agger, rientrando da sinistra verso il centro e destro splendido sul palo lontano al ventottesinmo. Quarta rete in nazionale, ancora in trasferta, dopo le due in Bulgaria e quella in Armenia.

RIVINCITA PER L’EX JUVENTINO

L’Italia non rischia niente. Thiago Motta, schierato regista anche perché Pirlo è in panchina, facilita il compito dei centrali Ranocchia, un po’ distratto, e Chiellini. A destra scende in scioltezza De Silvestri, mentre a sinistra Balzaretti, al rientro dopo undici mesi, spinge poco. Montolivo prova a dare una mano ai trequartisti Candreva e Diamanti e a Osvaldo. Non c’è recupero ma l’Italia, tre secondi dopo il quarantacinquesimo, subisce inaspettatamente il pari: cross innocuo da destra di Khron-Dehli e colpo di testa di Bendtner che, anticipa Balzaretti, e beffa Buffon, da ieri sera primatista azzurro (137 presenze), in ritardo sulla schiacciata dell’ex compagno. Nella ripresa il centravanti danese, nessuna rete nelle 11 presenze con la maglia della Juve nella passata stagione, concede addirittura il bis.

PALO E TRAVERSA

Il gol del pari cambia la storia del match. La Danimarca, dopo la sconfitta della Bulgaria in Armenia, vuole vincere. Eriksen si scatena: palo su punizione. Marchisio, invece, si pappa il 2 a 0. Bjelland colpisce la traversa e Osvaldo aiuta Buffon salvando sulla linea. Entra Aquilani per Marchisio e Cerci per Diamanti, ma Bendtner colpisce ancora: sempre di testa e ancora evitando l’intervento di Balzaretti: 2 a 1 e sorpasso al trentaquattresimo. Prandelli passa al 4-3-3: Gilardino per Montolivo. Osvaldo, nel primo minuto di recuro, evita una sconfitta che nelle qualificazioni mondiali mancava da nove anni: destro a giro deviato da Aquilani. Il 2 a 2, dopo il biscotto di Euro 2004 tra danesi e svedesi per eliminarci, ha il sapore della vendetta.



Danimarca (4-2-3-1): Andersen 6; Jacobsen 6, Bjelland 6, Agger 6, Boilesen 6; Zimling 6,5 (37’ st Andreasen n.g.), Kvist 6; Braitwhite 5,5 (1’ st Larsen 6), Eriksen 7, Khron-Dehli 6; Bendtner 7,5 (39’ st Makienok n.g.).. Ct: Olsen 6.

Italia (4-3-2-1): Buffon 5,5; De Silvestri 6, Ranocchia 5, Chiellini 5,5, Balzaretti 5; Montolivo 5,5 (37’ st Gilardino n.g.), Thiago Motta 6, Marchisio 5 (23’ st Aquilani 6); Candreva 6, Diamanti 5,5 (32’ st Cerci n.g.); Osvaldo 7.. Ct: Prandelli 5,5.

Arbitro: Lennoy 6.

Reti: 28’ pt Osvaldo, 46’ pt e 34 st Bendtner, 46’ st Aquilani.

Note: spettatori 38.000. Ammoniti: Bjelland, Zimling, Boilesen. Angoli 10-1 per la Danimarca.
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