Al Bentegodi contro un avversario ostico come il Verona, l’Inter cerca la settima vittoria di fila per sorpassare il Milan, poi impegnato a San Siro contro la Lazio. «Loro sono forti con le grandi, bisogna stare attenti», ha avvertito il tecnico dei nerazzurri, Antonio Conte.
Il Verona è una delle rivelazioni del campionato, che gara dobbiamo aspettarci?
«Sta facendo grandi cose, complimenti a Juric che sta facendo un ottimo lavoro. Sarà una partita difficile, basta vedere i risultati con le grandi squadre dell'Hellas. Dobbiamo essere bravi e determinati sapendo a cosa andremo incontro».
Come sta la squadra a livello di stanchezza? Il Milan l'ha sorpresa?
«Abbiamo giocato due giorni fa, quindi ieri chi ha giocato ha fatto lavoro di recupero.
L'Inter arrivò in testa al campionato a metà stagione l'anno scorso. A distanza di dodici mesi è quello che si aspettava? L'Inter è più avanti o più indietro rispetto alle sue aspettative?
«A livello calcistico stiamo cercando di fare un percorso che porti ad assestare l'Inter nelle primissime posizioni di classifica. È un percorso che è iniziato e sta continuando, fatto di lavoro. E poi c'è un percorso parallelo che è quello societario ma per quello dovete chiedere al club».
Nelle ultime partite si è ridotto il numero di cambi nei titolari tra una partita e l'altra. È una scelta precisa per dare continuità alla squadra che ora ha una fisionomia più precisa?
«È sia una questione di infortuni sia per dare stabilità e avere un'ossatura».
Cosa si aspettava dalla società e qual è la tua valutazione sulla prima parte di stagione dall'Inter?
«La mia valutazione non è importante, lo è quella che deve fare il club di questi quattro mesi in cui abbiamo lavorato. Ci vedremo con il club dopo il Verona nel periodo natalizio, è giusto dopo il meeting di agosto in cui sono state prese e accettate decisioni da parte di tutti. È giusto rivedersi e capire adesso che soluzioni abbiamo in mente e se le vogliamo affrontare».
Su Sanchez.
«Il dato costante è che si infortuna spesso, non so se è un problema dovuto a lui oppure ai viaggi in Cile».