Daniele De Rossi è ricoverato allo Spallanzani, l'ospedale romano all'avanguardia nelle cure del Covid e delle infezioni polmonari. È la conseguenza del virus che lo ha colpito nell'ambito del cluster in seno alla Nazionale impegnata a fine marzo nei primi match delle qualificazioni ai mondiali 2022. Un focolaio azzurro scatenato prima dalla positività di diversi membri dello staff, fra i quali appunto il neo-assistente del ct Roberto Mancini ed ex campione del mondo e capitano della Roma. Il cluster conta al momento anche otto: Cragno, Sirigu, Bonucci, Florenzi, Verratti, Pessina, Bernardeschi e Grifo. De Rossi era risultato positivo il 31 marzo, la sera di Lituania-Italia, assieme ad altri due componenti del gruppo.
I tre lo avevano saputo durante la cena, ed erano quindi rientrati il giorno dopo in Italia con un volo speciale, separati dal resto della comitiva azzurra.
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Quando De Rossi ha preso il Covid
E così è stato all'istituto per le malattie infettive di Roma: De Rossi ha la polmonite, ma le sue condizioni sono giudicate «discrete» e non desterebbero quindi preoccupazione. Al momento però non è stata fissata una data per la sua dimissione, perché la sua situazione verrà valutata giorno dopo giorno. Prima di De Rossi, un altro simbolo di Roma e della Roma, Francesco Totti, aveva contratto nei mesi scorsi il Covid: un contagio degenerato in una polmonite bilaterale dalla quale l'ex fuoriclasse è guarito e ha raccontato di aver «avuto paura: è stata durissima, un vero incubo».
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