AstraZeneca torna sotto la lente d'ingrandimento dell'Ema. Stavolta ad essere valutata dal Prac dell'Agenzia europea del farmaco è il legame tra le reazioni del vaccino anti Covid-19 e la sindrome da perdita capillare. Il nuovo alert di sicurezza per la commissione europea di farmacovigilanza è partito dopo 5 segnalazioni nel database europeo (EudraVigilance) di questo disturbo molto raro caratterizzato da fuoriuscita di fluido dai vasi sanguigni che causa gonfiore dei tessuti e calo della pressione manifestatosi in persone che avevano ricevuto la somministrazione di AstraZeneca.
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— CNN (@CNN) April 9, 2021
Il Prac valuterà tutti i casi
Gli esperti dell'ente regolatorio Ue ci tengono a specificare che «in questa fase non è ancora chiaro se esista un'associazione causale tra la vaccinazione e le segnalazioni di sindrome da perdita capillare (capillary leak syndrome).
Secondo l'Oms il nesso è possibile
Il sottocomitato Covid-19 del Comitato consultivo globale dell'Oms sulla sicurezza dei vaccini ha esaminato le informazioni disponibili dall'Europa e altre regioni e ha affermato che «una relazione causale tra il vaccino» di AstraZeneca «e il verificarsi di coaguli con piastrine basse è plausibile, ma sono necessarie ulteriori indagini». Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante il consueto aggiornamento sulla situazione di Covid-19. «All'inizio di questa settimana», ha ricordato il Dg, l'Agenzia europea del farmaco Ema «ha detto che questi insoliti coaguli di sangue con piastrine basse dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino AstraZeneca». «L'Oms, insieme all'Ema e all'ente regolatorio britannico Mhra, continuano a raccomandare che i benefici di questo vaccino superano il rischio di questi effetti collaterali molto rari», ha puntualizzato Tedros. «In questo caso il rischio di morte e malattia severa da Covid è molte volte più alto del rischio molto piccolo correlato alla vaccinazione».
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