Un’apertura significativa per gli eventi internazionali di Pesaro 2024 con il concerto “Music For Freedom, Orchestra Olimpia meets Afghan Youth Orchestra”, in programma martedì, 9 gennaio, alle ore 21 al Teatro Rossini, con il debutto italiano dell’orchestra giovanile dell’Afghanistan. L’orchestra afghana, di cui fanno parte anche le componenti della rinomata orchestra femminile Zohra con cui Olimpia avrebbe dovuto realizzare un concerto nel 2020, risiede ora in Portogallo. L’Afghan Youth Orchestra è l'ensemble principale dell'Istituto Nazionale di Musica dell’Afghanistan, diretto dal maestro Ahmad Sarmast.
La ricerca
«La nostra ricerca è partita da lontano», spiegano Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta di Olimpia. «Dal nostro primo concerto nel 2019, avevamo notato che non esistevano orchestre sinfoniche tutte femminili, ma solo ensemble ridotti di varie sezioni dell’orchestra (archi, fiati, ecc). Così abbiamo esteso la nostra ricerca ad altre realtà nel mondo e l’unica che avesse un progetto così radicale era l’orchestra Zohra, in Afghanistan. Leggendo la loro storia ci siamo innamorate del loro progetto e abbiamo iniziato a lavorare per portarle in Italia». Molte sono le musiciste, ma è difficile trovarle nei primi ruoli di un’orchestra: «Una nettissima minoranza e, da direttrice d’orchestra», spiega Perrotta «è anche peggio. Sono le statistiche a parlare. Per questo il nostro lavoro è quello di cercare di modificare la mentalità e l’approccio nella scelta di musiciste di qualità, in grado di ricoprire ruoli importanti».
La stessa cosa avviene dal punto di vista autorale, come rimarca Pandolfi: «La nostra proposta si allarga anche alla ricerca della musica composta da donne.
Il programma
Come spiega Francesca Perrotta, che dirigerà la parte iniziale del concerto, per poi lasciare il podio al direttore portoghese Tiago Moreira Da Silva, «il programma vedrà alternarsi brani tratti dal repertorio europeo come le danze slave di Dvorak (la n.8) e le danze ungheresi di Brahms (la n.5) ad altri brani della tradizione afghana e più in generale del medio Oriente, arrangiati appositamente per orchestra sinfonica. Verrà eseguita anche un’opera originale di William Harvey del 2022 dedicata a Zohra e al Dr. Sarmast. Ma sarà anche l’occasione per ascoltare strumenti della tradizione popolare che daranno ai brani una connotazione sonora folkloristica: il rubab, il sitar, la tabla, l’harmonium. Percussioni e strumenti a corda di antichissima tradizione che portano alla memoria l’origine dei più antichi generi musicali, che saranno anche protagonisti di due brani eseguiti nella loro versione originale». Info: teatro Rossini 0721387621.