Detassis al Pesaro Film Fest con “La mala educación del maschio all’italiana”: «La commedia degli anni ’60 era molto “scorretta”, molti film oggi improponibili»

Detassis alla Mostra del Nuovo Cinema con “La mala educación del maschio all’italiana”: «La commedia degli anni ’60 era molto “scorretta”, molti film oggi improponibili»
Detassis alla Mostra del Nuovo Cinema con “La mala educación del maschio all’italiana”: «La commedia degli anni ’60 era molto “scorretta”, molti film oggi improponibili»
di Elisabetta Marsigli
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Martedì 20 Giugno 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10:01
PESARO - Non solo film, ma anche lezioni di cinema in piazza del Popolo dove, ieri sera, la critica cinematografica e presidente della Fondazione Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis ha raccontato al pubblico del Pesaro Film FestLa mala educación del maschio all’italiana”. Un viaggio ironico e giocoso sulla visione del “maschio” nella commedia italiana: «Non vorrei si pensasse che questo progetto accompagni i fatti di cronaca che, purtroppo, accadono ogni giorno», spiega Detassis, «anche se questo dimostra l’attualità del tema e la necessità di ripercorrere la storia del cinema italiano per capire se ha contribuito o no con la sua visione del macho». 


Il ritorno


La Detassis torna a Pesaro dopo aver presentato, due anni fa, La messa è finita di Nanni Moretti, ma è particolarmente affezionata alla Mostra del Cinema perché «è stato il festival da cui è cominciato tutto per me: come migliore allieva di uno dei primi corsi di Cinema all’Università di Padova, vinsi la possibilità di partecipare a un vero festival del cinema e mi mandarono proprio a Pesaro». Con il viaggio nel mondo del maschio italiano Detassis ha offerto delle rare perle, degli spezzoni che attraversano anche le interpretazioni di Sordi e Tognazzi: «È stato molto interessante fare questo percorso nella commedia all’italiana che ha costruito sì un modello maschile, ma anche contemporaneamente i suoi “anticorpi” che sono riusciti a mettere alla berlina i suoi atteggiamenti. La commedia degli anni ’60 era molto “scorretta” e più della metà di quei film oggi non si potrebbero più fare.

Abbiamo dovuto attendere Moretti, Troisi e Verdone per ritrovare uno sguardo più rispettoso, quasi imbarazzato nell’approccio al femminile». Un atteggiamento che ricalca anche il mondo che gira intorno al cinema, soprattutto italiano: «Esiste un terrore vero provocato dall’autonomia femminile e purtroppo in Italia esistono percentuali molto basse di registe, rispetto agli altri paesi». Piera Detassis è comunque abbastanza fiduciosa nel futuro: «Il linguaggio tende a rispettare di più la donna ora e questo è un piccolo passo, ma oltre al cinema le serie tv stanno aprendo un varco sia dietro che davanti alla macchina da presa, con ricerca di attrici anche non più giovanissime».


L’anteprima


Attesissima questa sera alle 21,30 in piazza del Popolo, l’anteprima mondiale di “Bellezza, addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese dedicato all’indimenticato Dario Bellezza, figura iconica della poesia e della cultura romana e italiana degli ultimi decenni, questa sera alle 21,30 in piazza del Popolo. Per la retrospettiva di Tornatore in programma uno dei film suoi cult, girato in Sicilia e con una produzione da kolossal: Baarìa, al Teatro Sperimentale alle 21. Il cinema in spiaggia (Bagni Agata ore 21,130) propone Corpo d’amore, diretto da Fabio Carpi. E, da questa sera, allo scoccare della mezzanotte, riparte anche l’edizione 2023 de Il Muro del Suono, presso il Grà di via Rossini, in cui cinema, musica, immagini e note si uniscono, tra sonorizzazioni dal vivo e performance esclusive nella sperimentale e psichedelica esperienza. Sul palco Obelisco Nero e Vittorio Ondedei presentano The divine horsemen - The living Gods of Haiti di Maya Deren.

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