Quando Italo Calvino rispose agli studenti di Pesaro: «Vi spiego perché scrivo». Una lezione-ricordo a 100 anni dalla nascita

Quando Italo Calvino rispose agli studenti di Pesaro: «Vi spiego perché scrivo»
Quando Italo Calvino rispose agli studenti di Pesaro: «Vi spiego perché scrivo»
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Venerdì 22 Settembre 2023, 17:07

PESARO - A 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, Pesaro intende ricordare e celebrare lo scrittore e la sua versatile, immensa creatività che spazia dal razionale verso mondi immaginifici che toccano anche il mare con i suoi mostri, fantasmi e personaggi fiabeschi, attraverso una narrazione originale che ancora oggi rappresenta un unicum nel panorama letterario italiano. Paolo Montanari immergerà i partecipanti in un racconto affascinante, carico di passione inventiva, con divagazioni verso il fantastico e il meraviglioso, verso un orizzonte conoscitivo e riflessivo. Appuntamento il 29 settembre dalle 17 alle 19 al Museo della Marineria Washington Patrignani, nella sala conferenze di Villa Mollaroni. 

La risposta agli studenti pesaresi

Vale la pena ricordare che nel 1983, esattamente 40 anni fa, Italo Calvino rispondeva agli studenti degli istituti superiori di Pesaro, una intervista collettiva, pubblicata ne Il gusto dei contemporanei, Quaderno n. 3 (1987). Una testimonianza preziosa nella quale Calvino affronta con intensità, pudore e grande onestà intellettuale lo statuto stesso dello scrivere, oltre che pagine significative della sua vita.

«Scrivo per comunicare»

«Posso dire che scrivo per comunicare - disse lo scrittore -  perché la scrittura è il modo con cui riesco a far passare delle cose, delle cose attraverso di me, delle cose che magari vengono a me dalla cultura che mi circonda, dalla vita, dall’esperienza, dalla letteratura che mi ha preceduto a cui io do quel tanto di personale che hanno tutte le esperienze che passano attraverso una persona umana e le rimetto in circolazione. È per questo che scrivo; per farmi strumento di qualcosa che è certamente più grande di me e che è il modo come gli uomini guardano, giudicano, commentano, esprimono il mondo, farlo passare attraverso di me e rimetterlo in circolazione.

Questo è uno dei tanti modi con cui una civiltà, una cultura, una società vive assimilando esperienze e rimettendole in circolazione».

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