FERMO - Tutto in una settimana: Hu, al secolo Federica Ferracuti, da Fermo, città d’origine, ora è a Milano. Ha prima pubblicato un nuovo singolo “Millemila”, poi il video dello stesso brano, prodotto da Overviews e Phantom Studio, e infine, si è diplomata in Composizione al Conservatorio di Milano.
Millemila
Il singolo arriva dopo “Occhi di Niagara”, presentato ad AmaSanremo 2021 ed “End”, uscito nel maggio scorso. «Ognuna delle mie canzoni – spiega – dà un messaggio. In Occhi di Niagara, affrontavo l’attesa. Con End, il tema della catarsi e poi della rinascita. Millemila arriva in un momento per me particolare. Esprimo il concetto dell’infinito desiderio di qualsiasi cosa. Un po’ come le parole che non ho mai detto, e tante altre sfumature. Io do la mia chiave di lettura, poi lascio al pubblico l’interpretazione». Come nello stile dell’artista, anche questo brano è caratterizzato da un synth-electro-pop che sfuma nel dancefloor, e il video si caratterizza per luci soffuse, atmosfera decadente, scenari e personaggi che compaiono per raccontare la storia.
Le emozioni
Tre coppie, nella loro quotidianità, con scene intime ma semplici e cariche di tenerezza. Poi conflitti e contraddizioni che, come tutto il resto, fanno parte della vita di tutti noi e di tutti i giorni. Dopo AmaSanremo Hu non si è fermata. Prima il singolo End, poi «ho avuto la fortuna di fare sia un tour da sola che la turnista aprendo Emma. AmaSanremo mi ha dato molto, sono entrata nel circuito e quando sono uscita, lavorativamente ero sempre io, anche se l’esperienza, che rifarei, mi ha lasciato parecchio a livello personale». Ora però va oltre, dopo il nuovo singolo e la laurea, è ora di tornare in studio. «Ora – dice – raccolgo i vari pezzi, e li metterò in diverse sessioni da studio. Voglio lavorare ad un album». Anche se le idee non le mancano di certo. «Progetti ce ne sono – spiega – lavoro sempre sulle idee che mi vengono, ma al momento, ripeto, sono e sarò sul disco. L’ultimo anno, per me, è stato molto intenso. Ho vissuto come su diverse linee parallele, affrontando diverse cose contemporaneamente e facendo tutto in automatico. Voglio godermi i miei traguardi, continuando a fare quello che amo: la musica».
Un amore, quello per le note e per il pentagramma, che è scoppiato sin da quando era bambina. «A tre anni – racconta – io chiedevo insistentemente un pianoforte per suonare.