Giusy Ferreri: «Il mio ex produttore mi pugnalò alle spalle. Vivo in un paesino di 40 abitanti, mi dà serenità»

Giusy Ferreri: «Il mio ex produttore mi pugnalò alle spalle. Vivo in un paesino di 40 abitanti, mi dà serenità»
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 09:07

Giusy Ferreri, cantate italiana di successo, è per molti la regina dei tormentoni. Un esempio? «Volerei da te, da Milano / fino a Bangkok / Cercando te». Eppure lei a nella città asiatica non c'è mai stata ma promette che ci andrà presto, come scrive il Corriere della Sera.

I successi

Una carriera fatta da 1 disco di diamante e 16 di platino, successi come «Non ti scordar mai di me», «Novembre», «Il mare immenso», «Ti porto a cena con me». Il suo nuovo brano è Il meglio di te. Ma la strada da percorrere non è mai stata in discesa.

Il tormento

«Sono una donna tormentata, penso e ripenso, da sempre - sottolinea la cantante - anche da ragazzina, fin dai primi disagi adolescenziali: la musica è stata un ottimo rifugio e una grande valvola di sfogo».

A 29 anni arriva la prima edizione di «X Factor». «Un talent di cui all’epoca si sapeva poco, pensai di propormi ai provini, era l’ultima occasione». Arrivò seconda, dietro la meteora Aram Quartet. Poi quattro Sanremo, ma sempre un po’ anonimi, in classifica sempre dietro. Nel 2017 fu addirittura eliminata. Ma la sua carriera comunque avrebbe preso il volo. 

Il torto

Al Corriere della Sera racconta un'esperienza passata, un torto subito da chi era al suo fianco tutti i giorni: «Quando il mio ex produttore mise in commercio l'album Supermarket (Gaetana) che conteneva il mio repertorio personale da cantautrice fatto di brani scritti tempo prima, canzoni che avrei voluto ritoccare e rivedere, far sentire o non sentire. Era il 2009, un momento esplosivo per me, e quella fu una vera pugnalata».

Vita rurale

È fidanzata da 15 anni, ha una bambina di 6. Niente grande città, ma un vita addirittura rurale. Una scelta controcorrente. «Abitiamo tra le campagne di Vigevano e Novara, in una piccola frazione tra le risaie. Viviamo in un paesino di 40 abitanti. È un bellissimo nido, mi aiuta per l’ispirazione e la concentrazione. Il canto degli uccellini mi dà serenità».

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