Il volo di Alessia alla finale italiana
di Miss Mondo: «Sto sognando»

Il volo di Alessia alla finale italiana di Miss Mondo: «Sto sognando»
di Agnese Testadiferro
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Domenica 4 Giugno 2017, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 15:02
CASTELBELLINO - Bella, è bella. Ma dopo aver sfoderato un luminoso sorriso, la bellezza passa in secondo piano. Lei è Alessia Biagioli, sedicenne che questi giorni sta dando il suo meglio a Gallipoli per la preparazione alla finale nazionale di Miss Mondo Italia, in programma l’11 giugno con Ezio Iacchetti alla conduzione. Originaria della Vallesina, è riuscita a colpire la giuria di esperti ed esser promossa tra le 50 finaliste selezionate da una schiera di 150 bellissime.

Sta vivendo un sogno?

«Sì, un sogno! Quando è arrivata la notizia di essere stata ammessa alla finale nazionale non riuscivo a crederci, perché tra le 150 semifinaliste vi erano solo ragazze stupende. Già solo il pensiero mi rende felice, ma in questi giorni mi sto impegnando molto per apprendere il più possibile e far emergere sempre la vera me stessa. Alla semifinale avevo il numero 50, forse era un segno del destino».

Con chi ha condiviso la sua emozione?

«Inizialmente con mia madre Catherine che è stata sempre con me durante le selezioni per la finale, a Gallipoli. Sono scoppiata in lacrime appena sono rimasta da sola con lei. Poi ho saputo che anche mio padre Vittorino e mio fratello Andrea non hanno saputo contenere la loro felicità: entrambi, che al momento della notizia erano in giro, saranno stati considerati dei pazzi» (ride, ndr).

Quando ha deciso di partecipare alla selezione?

«Ad inizio anno, vedendo una pubblicità passare su Facebook. Mi sono detta: perché no! Ed ho inviato le mie foto, dopo il consenso dei miei genitori. Ma l’esito non fu subito positivo. A sorpresa, mi hanno richiamata dopo un po’ di tempo per una seconda selezione. Sono stata curiosa di partecipare perché l’esperienza vissuta con il concorso vinto nel 2015 “Un volto per Fotomodella” mi ha molto entusiasmata».

Cosa ha imparato durante le sue esperienze in fatto di concorsi, moda e bellezza?

«Che non bisogna fidarsi delle persone che offrono successi facili. Essendo minorenne faccio sempre presente che è con mia madre che devono parlare gli ipotetici datori di lavoro. E quando le persone non sono serie ho imparato a riconoscerle subito perché con mia madre …non ci vogliono parlare».

Sa cos’è l’invidia?

«Fortunatamente no. Non sono invidiosa e non ho problemi a riconoscere che ci sono ragazze più belle di me». Come si definisce? «Solare, umile, gentile, disponibile quando si tratta di aiutare gli amici e molto sensibile. Mi sento anche molto serena».

Quando ha iniziato ad accorgersi della sua bellezza?

«A dire la verità, mi ci hanno fatto credere gli altri! Poi a 14 anni ho iniziato, grazie al bellissimo regalo di mia madre per il mio compleanno, a giocare di fronte la macchina fotografica per un book fotografico».

La scuola le piace?

«Molto, lo studio mi gratifica. Mi impegno per raggiungere buoni risultati e, studiando lingue, vorrei un giorno lavorare in un’azienda in cui sono importanti i contatti con l’estero».

E chi l'ha derisa per le sue ambizioni...

«Ho scoperto di aver avuto amiche che mi parlavano male alle spalle. Questa cosa fa molto male, soprattutto quando si ha la mia età».

Come definirebbe il concetto di femminilità?

«Se penso alla femminilità, penso ad un’unica donna: mia madre. Lei è mamma, moglie e amica, disponibile a dare sempre il meglio di sé. È gentile con chi le sta accanto e nutre molto rispetto per le persone. Ovvio che per me la strada per diventare donna è molto lunga, ma quando lo diventerò vorrei essere femminile come lei».
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