La biostimolazione per un viso più fresco e giovane, ecco i consigli del medico estetico

Una ragazza si fa una puntura di acido ialuronico
Una ragazza si fa una puntura di acido ialuronico
di Federica Buroni
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 19 Gennaio 2022, 11:58

ANCONA - Un viso più fresco e più giovane? Con poche e rapide mosse, la pietanza è servita. Merito della biostimolazione, una tecnica che consente di rallentare il processo di invecchiamento della pelle con iniezioni a base di acido ialuronico, vitamine del gruppo A, C, E e B ma anche i peptidi dermici permettendo così di riattivare i processi fisiologici della cute, idratandola e al tempo stesso rassodandola. Semplice, molto diffuso e anche efficace.

Con una premessa: il risultato dipende dall’età, dal tipo di pelle e dalle sostanze che vengono iniettate. «La principale causa dell’invecchiamento è la carenza di acido ialuronico – fa sapere Enzo Collini, medico estetico - la biostimolazione è un procedimento che punta a riequilibrare e reintegrare quelle sostanze che sono importanti per mantenere la salute della nostra pelle».
La tecnica
Davvero easy la tecnica: poche sedute e risultati rapidi. Un trattamento, dunque, veloce e indolore. «Sono microiniezioni con cui si arricchisce la pelle di nutrienti biostimolanti – spiega l’esperto –, così si ricrea un equilibrio dando anche alle nostre cellule la possibilità di rinnovarsi». Alla fine, si avrà una pelle idratata, elastica e luminosa dal momento che, proprio grazie alla biorivitalizzazione, viene stimolato un ringiovanimento generale. Un risultato legato anche alle sostanze che vengono iniettate come le vitamine ma anche i peptidi dermici e l’acido ialuronico. È proprio in questo modo che “vengono stimolate le fibre cutanee come l’elastina che, attivandosi, sostengono i tessuti”. 
I peptidi dermici
I peptidi bioattivi, chiarisce il medico, «sono composti proteici che hanno molte proprietà tra cui proteggere la cute dall’invecchiamento cutaneo precoce, indurre la sintesi di acido ialuronico e fibronectina, mantenendo così le caratteristiche strutturali della pelle come lucentezza, idratazione e turgidità». Inoltre, i peptidi sono in grado di conservare una pelle sana e giovane grazie alle potenzialità anti aging. Ed ecco perché si sono rivelati particolarmente efficaci in questo trattamento. La biostimolazione serve per rivitalizzare la pelle e, grazie a questa procedura, il viso e il decolletè appaiono subito più pieni, turgidi e luminosi. A livello profondo, le iniezioni di acido ialuronico arricchito non solo ripristinano i volumi ma rimettono in funzione il metabolismo cellulare e il turn over della pelle. A differenze dei filler, «la biorivitalizzazione agisce non solo a livello estetico ma ha anche una funzione terapeutica. Il boost di idratazione, infatti, oltre a contrastare l’invecchiamento della pelle, riduce l’azione citossica dei radicali liberi sui fibroplasti e sul tessuto connettivale», sostiene il medico. 
I composti usati
I composti che vengono utilizzati hanno sempre gli stessi ingredienti e cioè l’acido e gli amminoacidi. «In particolare – sottolinea il medico – per la biostimolazione, ci vuole un mix ricchi di leucina, prolina e glicina.

Ma anche la lisina». E poi il botox e le vitamine A,B e C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA