Una nuvola nera sopra Roma Ovest visibile anche dal Raccordo. Un tratto della Roma-Fiumicino interrotto, poi anche la sospensione della linea ferroviaria Orte-Fiumicino tra Muratella e Magliana, stop al traffico sul viadotto della Magliana all’altezza del Ponte Morandi. Problemi anche al vicino ospedale San Giovanni Battista dove diversi pazienti hanno accusato problemi per il fumo entrato dalle finestre. Fiamme ancora una volta a ridosso del campo nomadi di via Candoni, un incendio devastante che ha richiesto l’intervento di 6 squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Roma, del loro elicottero “Drago” e del super lavoro degli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale.
Un’immagine vissuta respirando in prima persona il fumo dice tutto: l’entrata del campo, i Vigili del Fuoco, due frigoriferi in fiamme. Le prime scintille sono partite a ridosso del campo, poi hanno investito la baraccopoli, quel “villaggio della solidarietà” da cui ogni giorno si innalzano roghi tossici, incendi che si inseriscono nella filiera illegale del ciclo di smaltimento di immondizia. La baraccopoli ha accolto i Vigili del Fuoco con una sassaiola, succede quasi sempre dopotutto. I nomadi (847) sono stati fatti evacuare temporaneamente: oltre sei ore durante le quali i quartieri vicini (Magliana, Colle del Sole ad esempio) sono stati inondati dall’ennesima nube tossica. I primi focolai alle 14, tre i punti del rogo. A rendere più complicate le operazioni, la mole immensa di rifiuti presente all’interno del campo nomadi da dove «ogni giorno partono incendi tossici - dice Salvatore Ingargiola, presidente del Comitato civico Colle del Sole - abbiamo i polmoni neri. Non potendo entrare con i camion, li parcheggiano nel nostro quartiere, giorni fa alcuni mezzi sono andati a fuoco».
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