Cresce il trend dei contagi nel Lazio, anche se il numero di casi è inferiore a quello registrato domenica (ma con 6 mila tamponi in meno), con un leggero calo anche Roma. E continuano le code ai drive in allestiti in diversi punti della Capitale, nonostante l’incremento delle sedi. Nel Lazio il trend dei nuovi contagi si conferma in leggera crescita, con una media di 5,5 contagiati ogni 100 tamponi, contro il 5,2 di domenica e il 3.5 di sabato). Ieri su 17 mila verifiche (23mila il giorno precedente) sono stati 939 i tamponi positivi, 9 i decessi. Lieve calo dei contagi nella Capitale che ha registrato 462 nuovi positivi, rispetto ai 574 di domenica.
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Tra i nuovi positivi anche un artista del Coro di Santa Cecilia.
Rimangono alti, intanto, i trend di Frosinone, Latina e Viterbo. «La preghiera che faccio a tutti - ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - è che per i prossimi 20/30 giorni bisogna diradare i contatti fra le persone per abbassare la curva dei contagi». E se sul fronte contagi la partita si gioca in parte sul senso di responsabilità dei cittadini, per ridurre le attese ai drive in molto dipenderà anche dai farmacisti. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha espresso soddisfazione per la proposta avanzata dal presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, di eseguire test sierologici rapidi nella rete delle farmacie, ricordando anche l’iniziativa regionale che ha inserito la possibilità di organizzare il servizio di somministrazione vaccinale antinfluenzale.
Ieri è stato attivato il nuovo drive in a Capena (Asl Roma 4) e la Asl di Rieti ha messo in campo una unità mobile. Oggi, inoltre, parte il drive in di Monterotondo (Asl Roma 5), cui seguiranno quelli di Ponte Mammolo, Cecchignola e via Quirino Majorana a Roma. Sempre in settimana partirà il progetto di prenotazione on line su alcuni drive in (Santa Maria della Pietà, Forlanini, Togliatti e Santa Lucia). Per accedere al servizio sarà necessario avere la ricetta elettronica e la tessera sanitaria.
Sale anche il numero dei laboratori privati (per ora una sessantina) che possono eseguire i tamponi rapidi antigenici.«Sono stati già eseguiti oltre 12 mila test - ha detto D’ Amato - In questa settimana si attiveranno altri laboratori autorizzati». Non mancano però i problemi visto che alcune strutture faticano ancora. «Ritardi - conclude d’Amato -dovuti a un approvvigionamento delle strutture private che a breve verrà risolto».