Morti improvvise da arresto cardiaco, alla Sapienza installati 40 defibrillatori ed erogati corsi di primo soccorso

Saranno inoltre presentati i risultati di un’indagine condotta dai ricercatori dell’Ateneo sulle conoscenze in materia di primo intervento e sull’uso dei defibrillatori dei componenti della Comunità universitaria

Morti improvvise da arresto cardiaco, alla Sapienza installati 40 defibrillatori ed erogati corsi di primo soccorso
Morti improvvise da arresto cardiaco, alla Sapienza installati 40 defibrillatori ed erogati corsi di primo soccorso
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 17:27

Lunedì 30 gennaio 2023 alle ore 11.00, presso l’Aula magna del Rettorato, si terrà l’evento “Sapienza Ateneo Cardioprotetto”, una giornata di sensibilizzazione volta a ridurre le morti da arresto cardiaco, con segmenti formativi, proiezione di filmati e interventi tecnico-scientifici dedicato. L’evento è dedicato alla presentazione della rete di Ateneo composta da oltre 40 defibrillatori semi-automatici esterni (DAE) collocati nelle sedi universitarie distribuite su tutto il territorio di Roma e Latina.

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Dopo i saluti della rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e dei presidi delle tre facoltà mediche Domenico Alvaro (Medicina e odontoiatria), Carlo Della Rocca, (Farmacia e medicina) Erino Angelo Rendina (Medicina e psicologia), interverranno docenti e tecnici dell’Ateneo che illustreranno il progetto realizzato e affronteranno il tema del contrasto alle morti cardiache improvvise.

Saranno inoltre presentati i risultati di un’indagine condotta dai ricercatori dell’Ateneo sulle conoscenze in materia di primo intervento e sull’uso dei defibrillatori dei componenti della Comunità universitaria. La rete di defibrillatori semiautomatici di Ateneo è stata resa operativa grazie alle attività di formazione certificate attraverso il corso Basic Life Support Defibrillation (BLSD), erogato dagli istruttori dei nostri Skill Labs e dei Centri di simulazione delle facoltà mediche, che ha visto il coinvolgimento di circa 400 addetti al primo soccorso.

I dispositivi installati sono dotati di una guida vocale e di indicazioni visive che descrivono nel dettaglio ogni operazione da compiere. Le elaborazioni che consentono in modo intuitivo di individuare i dispositivi sono state realizzate grazie al Laboratorio GeoCartografico del Dipartimento di Lettere e culture moderne, in collaborazione con il Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive.

“L’installazione e il posizionamento di molteplici defibrillatori semiautomatici rappresentano un vero passo in avanti nella prevenzione della morte cardiaca improvvisa e costituiscono il presupposto fondamentale per un Ateneo Cardioprotetto.

A ciò si aggiungono le attività formative BLSD erogate da nostri docenti e professionisti esperti per l’utilizzo di questi strumenti chiave per la sopravvivenza prima dell’arrivo dei soccorritori. Con questo progetto - spiega la Rettrice Antonella Polimeni – la Sapienza conferma il proprio impegno per la tutela e la salvaguardia della salute e del benessere di coloro che vivono l’Università. Il raggiungimento di questo traguardo, che è stato reso possibile anche grazie alle competenze interne alla nostra università, rappresenta un esempio virtuoso che colloca Sapienza in prima linea nel contrasto delle morti da arresto cardiaco improvviso”.

L’appuntamento è parte di un progetto di sensibilizzazione volto a ridurre le morti cardiache improvvise: esse rappresentano il principale problema di salute pubblica e sono responsabili di circa il 50% di tutte le morti cardiovascolari. Le maggiori società scientifiche hanno prospettato di ridurre, entro il 2030, le morti da arresto cardiaco di almeno il 20%, ma per raggiungere tale obiettivo è fondamentale organizzare e sviluppare un idoneo primo soccorso tramite il massaggio cardiaco e la defibrillazione precoce, che rappresentano il primo e più importante intervento per salvare la vita.

L’incidenza dell’arresto cardiaco verificatesi al di fuori degli ambienti ospedalieri, cioè in strada, sui luoghi lavoro e di studio, in casa, in luoghi pubblici come stazioni e aeroporti, è compresa tra 20 a 140 persone ogni 100.000 e la sopravvivenza varia dal 2% all’11% strettamente legata alla presenza e alla chiara visibilità di postazioni dove sono localizzati defibrillatori semiautomatici ed alla possibilità di effettuare chiamate di emergenza per attivare i soccorritori. Il defibrillatore semiautomatico esterno è un dispositivo salvavita che, una volta applicato correttamente, è in grado di riconoscere un’alterazione del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare, dietro impulso manuale di un operatore, una scarica elettrica diretta al cuore, azzerandone il battito e successivamente ristabilendone il ritmo. Lo strumento, utilizzato correttamente e tempestivamente in caso di infarto, può salvare la vita all'interessato e il suo utilizzo nei primissimi minuti dall'evento può aumentare del 70% le possibilità di sopravvivenza.

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