Draghi al summit Ue, dalle misure anti-Covid ai migranti e il costo dell'energia: l'agenda del vertice

Draghi al summit Ue, dalle misure anti-Covid ai migranti e il costo dell'energia: l'agenda del vertice
di Marco Conti
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 16:10

ROMA Hanno iniziato parlando di pandemia e della situazione in Europa e Mario Draghi ha ripetuto quanto detto il giorno prima in Parlamento sia sull’esigenza di un coordinamento Ue, sia difendendo l’ordinanza ministeriale che impone obbligo di tampone e quarantena ai non vaccinati anche se provenienti da Paesi Ue. Poiché alcuni Paesi hanno seguito le orme dell’Italia e altri l’hanno addirittura preceduta, il ragionamento del presidente del Consiglio italiano è passato liscio come l’olio e anche con un po’ di invidia dei presenti per i risultati che nel nostro Paese stanno dando i provvedimenti assunti a suo tempo dall’esecutivo.

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D’altra parte la restrizione posta dall’Italia sino al 31 gennaio è poca cosa rispetto alle chiusure delle frontiere decretate da alcuni Paesi nella fase più acuta della pandemia.

La preoccupazione della Commissione è proprio questa e viene messa nero su bianco nelle conclusioni dell’eurosummit che circolano nella versione ancora non definitiva.

Nella mattinata si è a lungo discusso anche dell’obbligo vaccinale con un paio di Paesi che hanno esplicitamente chiesto che venisse inserito nelle conclusioni. Poi non se ne è fatto nulla, ma il dibattito dà la misura della preoccupazione per la veloce diffusione della variante Omicron. Senza contare che alcuni Paesi, come la Francia, hanno adottato misure speciali per chi proviene dal Regno Unito e la lista potrebbe allungarsi qualora la pandemia in alcune aree del Vecchio Continente dovesse sfuggire al controllo.

Al centro della due giorni che si concluderà domani c’è il nodo del prezzo dell’energia, il tema dei migranti che la Bielorussia usa come arma politica e l’Ucraina. 

Sul costo dell’energia torna il tema di realizzare uno stoccaggio europeo che permetta di essere utilizzato nei momenti di forte rialzo dei prezzi che dovrebbero restare alti, come ha detto Draghi in Parlamento, ancora per qualche mese. Il tema è strettamente legato al Nex Generation Ue che dovrebbe realizzare la condizioni per un uscita dei Ventisette dallo sfruttamento delle fonti fossili. Per Draghi occorre comunque gradualità per evitare di far pagare il costo della trasformazione alle fasce più deboli della popolazione. 

Sul tema dei migranti, oltre al problema bielorusso, è difficile che si facciano passi in avanti sulla revisione di Dublino nel semestre di presidenza sloveno. Draghi intende comunque insistere sul quel concetto di solidarietà europea che continua a mancare nei confronti dei Paesi di primo approdo. 

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