Vaccini ai bimbi, medico del Pesarese firmava falsi certificati: 21 genitori nel mirino della procura

Vaccini ai bimbi, medico del Pesarese firmava falsi certificati: 21 genitori nel mirino della procura
Vaccini ai bimbi, medico del Pesarese firmava falsi certificati: 21 genitori nel mirino della procura
di Thomas Delbianco
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Sabato 30 Luglio 2022, 03:20

RIMINI - Sono 21 i genitori no vax che rischiano di essere rinviati a giudizio perchè non hanno vaccinato i loro figli mandandoli però ugualmente a scuola attraverso delle certificazioni false che erano state redatte da un professionista iscritto all’Ordine del medici della provincia di Pesaro Urbino ma che nel frattempo è deceduto.

L'inchiesta

Passo indietro.

L’inchiesta che ha portato a conclusione la Procura di Rimini si incardina quando ancora il Covid era di là da venire e non c’era il benchè minimo sospetto di quello che sarebbe accaduto dal 2020 in poi. Erano, piuttosto, gli anni caldi delle dieci vaccinazioni obbligatorie a scuola per i bimbi frequentanti e che avevano creato parecchi motivi di tensione a ridosso dell’apertura degli anni scolastici per via di genitori che rifiutavano l’obbligo vaccinale imposto dal Governo contro difterite, tetano e pertosse, morbillo, rosolia e varicella. Vaccini necessari per l’iscrizione al nido o alle scuole d’infanzia e primarie. E, a quanto pare, una decina di coppie hanno trovato delle scorciatoie più facili quanto illegali presentando dei certificati di avvenuta vaccinazione che erano però fasulli in quanto compilati da un medico compiacente e dietro pagamento.

La chiusura delle indagni

Ora la pm Giulia Bradanini ha chiuso il fascicolo e adesso 21 i genitori della provincia di Rimini rischiano il rinvio a giudizio. Nei loro confronti la Procura di Rimini ipotizza i reati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità. Le famiglie risiedono tutte nella zona della Valconca, tra Montescudo Montecolombo e Gemmano, e al confine con la provincia di Pesaro Urbino. Secondo le verifiche condotte dai carabinieri di Riccione i genitori avrebbero sborsato fino a 300 euro a un dottore iscritto all’Ordine dei medici di Pesaro-Urbino, un professionista che nel frattempo è morto nel 2019, tre anni fa, mentre le indagini erano già partite.  I falsi certificati riguardavano dei minori che fra il biennio 2016-2017 avevano tra i 2 e i 14 anni. Le indagini dei carabinieri, che si sono avvalsi anche delle intercettazioni, avrebbero permesso di smascherare una decina di presunte coppie no vax. Il sostituto procuratore Bradanini ha adesso notificato agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio.

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