TERRE ROVERESCHE - Ci sono le prime due case assegnate all’asta dal Comune dopo averle tolte ai proprietari originari che le tenevano in condizioni di forte degrado. Quando nel 2016, Antonio Sebastianelli, da sindaco dell’allora Comune di San Giorgio, ha emanato, per primo in Italia, il regolamento per l’acquisizione al patrimonio comunale dei beni immobili in stato di abbandono e poi nel 2019, da primo cittadino del nuovo Ente fuso, lo ha riproposto su più ampia scala, fece un certo ‘rumore’ e non mancò chi la ritenne un’iniziativa destinata ad arenarsi. Non è stato così.
Le regole
Il regolamento prevede che in caso di immobili abbandonati da almeno 10 anni, abitazioni, capannoni, terreni e aree edificabili che siano, il Comune invia al proprietario la diffida ad adottare i provvedimenti necessari al ripristino del decoro e della sicurezza nel termine perentorio di 120 giorni più 180.
Per uno dei due edifici assegnati, ubicato nel municipio di San Giorgio, abbiamo già sottoscritto l’atto di concessione davanti al notaio con l’aggiudicatario, Florin Mihai Tufan, un artigiano residente a Mondavio. Per il secondo, che si trova a Barchi, faremo il rogito nel prossimi giorni. All’assegnatario viene concesso il diritto di superficie per 99 anni (con mantenimento della nuda proprietà in capo al Comune) e lui si impegna a procedere, a sue spese, alla riqualificazione dell’immobile entro 18 mesi e a mantenerlo in buono stato per il periodo contrattuale.
La procedura
«Dall’introduzione del regolamento abbiamo emanato 11 diffide ed effettuato 5 acquisizioni: un terreno a Montecucco, che è diventato un parco pubblico e 4 edifici. Di questi, uno, a Piagge, verrà demolito, due sono stati già assegnati e per un altro, a Rupoli, sarà fatta a breve l’asta di assegnazione».