MONDOLFO - Dopo il parere favorevole del Tar e in seguito all’assemblea pubblica convocata da amministratori e residenti, non si placano le polemiche per la stazione radio base che la società Iliad Italia ha richiesto di installare nei pressi del cimitero comunale. Anzi, la determina del dirigente comunale dell’11 agosto scorso che ha concesso il definitivo via libera ha ulteriormente messo in allarme i cittadini.
Traliccio di 24 metri
«Diciamo no perché si tratta di un traliccio alto 24 metri a servizio della rete di telefonia mobile 5G. Abbiamo espresso forti dubbi e perplessità sulla condotta del sindaco Barbieri e della sua amministrazione che doveva essere totalmente rivolta a prevenire la sciagurata installazione a ridosso dell’abitato di un tale manufatto che sarebbe di poco più basso del campanile della chiesa di Sant’Agostino», denunciano in una nota i residenti riunitisi in comitato.
«Non intendiamo addossare al sindaco responsabilità che esorbitano dalla sue competenze – chiarisce il comitato antiantenna - essendo la creazione di reti per la telefonia mobile normata da una legge nazionale, né intendiamo fare dell’inutile allarmismo però i dati scientifici parlano chiaro e sono inequivocabili. I campi elettromagnetici, costituiti dalle onde radio, si distinguono in campi non ionizzanti, non pericolosi, e campi ionizzanti, potenzialmente cancerogeni».
Timori per la tecnologia
La rete 5G, a differenza del 4G e delle precedenti, secondo il comitato esporrebbe i cittadini che abitano nelle vie circostanti la stazione radio base di via Costa a rischi per la salute.
La sentenza un mese fa
Sulla questione si è espresso praticamente un mese fa il Tar delle Marche che con sentenza pubblicata il 27 luglio ha accolto il ricorso che Iliad aveva presentato contro il primo diniego a costruire la stazione radio base formulato dall’amministrazione comunale di Mondolfo in data 6 maggio 2022. Iliad ha ritenuto illegittimo il diniego, proponendo un ricorso introduttivo e accusando il Comune per la mancanza di un preavviso di diniego.
«Il provvedimento di diniego del 6 maggio 2022 – ha sosenuto la società di telefonia – è illegittimo sotto un profilo più fattuale nella parte in cui si afferma che l’impianto in questione “non rispetta le previsioni localizzative riportate nella relativa mappa delle localizzazioni”», redatta sulla base dei piani di rete degli operatori e in cui era inserito tra le ipotesi il sito denominato “1’area cimiteriale”.
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