Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro senza un perché. Gli amici lo ricordano con i suoi versi

Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro senza un perché. Gli amici lo ricordano con i suoi versi
Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro senza un perché. Gli amici lo ricordano con i suoi versi
di Letizia Francesconi
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Sabato 25 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:07

PESARO Un’intera comunità si è unita in preghiera con la famiglia di Pierpaolo Panzieri, giovedì sera nella chiesa Madonna di Loreto dove si è tenuto il rosario in memoria del 27enne ucciso con 13 coltellate. C’erano gli amici della compagnia di “Salotto Cavour” a cui era più legato ma c’erano tanti altri amici. Legami stretti fin dai tempi della scuola, visi che da tempo non si incontravano ma che con Pier avevano condiviso l’infanzia e l’adolescenza.

Un dolore composto ed intimo che hanno voluto condividere con mamma Laura, papà Pietro e il fratello Gianmarco, racchiuso in quell’abbraccio fuori dalla chiesa fra comitive di ragazzi che cercavano di farsi forza l’uno con l’altro, stringendosi in un lungo abbraccio alla famiglia di Pier. La data dei funerali non può essere ancora fissata e sarà decisa solo dopo l’esame autoptico previsto per lunedì. Sono gli stessi amici di Pier che cercano di “trasformare” il dolore in un momento di ricordo pubblico per onorare la memoria dell’amico. «Questo abbraccio collettivo che la comunità e gli amici veri di Pier hanno manifestato giovedì partecipando in chiesa, è il solo appiglio che ci permette di vedere un filo di luce – queste le parole di papà Pietro – il nostro Pier era molto amato, questa è l’unica consolazione. E’ vero, aiutava davvero tutti, nella vita di ogni giorno e pure al lavoro, qualunque fosse il problema da affrontare o la persona che si trovava davanti». Uno degli amici, che non poteva essere presenta al rosario, ha scelto di condividere come “storia” un post di versi firmato Pierpaolo P: “Mi perdo sempre nello stesso posto, con questo mare che mi fissa, mi guarda e consolandomi mi abbraccia. Con le sue importanti onde non smette nemmeno un istante di respirare”. Pierpaolo non era solo appassionato di musica ma scriveva poesie. C’è una pagina facebook che curava a cui aveva dato il nome “Di Poesia”, dove pubblicava scritti. «Sì, è vero – racconta papà Pietro – scrivere e suonare era il suo sogno. Parole, che potevano diventare testi a cui dare suono e voce». Maestri e allievi compagni di corso della scuola di musica Sonart, che Pierpaolo aveva ripreso a frequentare dall’autunno scorso, riferisce il direttore Alessio Arcangeli, vorrebbero onorare la sua memoria con un saluto in musica, quella che lo appassionava e a cui dedicava tempo e impegno. Gli amici vogliono invece salutarlo con una partita di calcio con magliette personalizzate.
 

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