PESARO - Palpeggiò una ragazzina mentre andava a scuola. Una storia choc immortalata dalle telecamere di videosorveglianza del palazzo e che ieri ha avuto un epilogo giudiziario con la sentenza con rito abbreviato. E non è l’unico procedimento aperto nei confronti dell’imputato. Secondo l’accusa la ragazzina (dodicenne) stava andando a scuola nel 2020 quando l’uomo, un pesarese di 51 anni, avrebbe allungato la mano per toccarla nelle parti intime. Per la ragazzina uno choc, tanto da raccontarlo prima a scuola e poi a casa.
L’archiviazione
Era stata sporta denuncia ma sulle prime il processo era stato archiviato.
Di qui l’accusa per atti sessuali nei confronti della minore. Difeso dall’avvocatessa Luciana Piselli, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Mentre la ragazzina è assistita dall’avvocatessa Liana Pesaresi che si è costituita parte civile e ha chiesto 30mila euro di risarcimento. Ieri la sentenza davanti al Gup con la condanna per il 51enne a 2 anni di reclusione senza la possibilità di convertire la pena in lavori socialmente utili. E’ stato anche liquidato un risarcimento provvisionale di 8000 euro. Un procedimento che fa il paio con il fatto che gli viene contestato e che si riferisce all’estate del 2022. A fine marzo ci fu l’incidente probatorio davanti al gip del tribunale di Pesaro per cristallizzare il racconto di una ragazzina di 14 anni che ha ripercorso quella dolorosa giornata in audizione protetta.
Secondo la denuncia presentata la minorenne stava uscendo da un corso estivo in spiaggia in zona mare, quando sarebbe stata avvicinata dal 51enne. Avrebbe cercato un contatto e avrebbe iniziato ad importunarla. Poi l’avrebbe anche palpeggiata e inseguita fino a casa dove era riuscita a trovare riparo.
L’altro caso
La ragazzina ha raccontato tutto ai genitori che hanno sporto querela sono quindi iniziate le indagini per ricostruire l’accaduto. Nella zona c’erano delle telecamere di videosorveglianza che hanno immortalato la scena. L’uomo indossava un casco aperto e dal video si sarebbe risaliti alla sua identità fino alla formalizzazione della denuncia per atti sessuali su minorenne.