Pesaro, via libera al recupero di Palazzo Mazzolari Mosca e dei vicini locali ora in disuso

Dall’ex falegnameria nuovi spazi per l’arte dentro i Musei Civici

Pesaro, via libera al recupero di Palazzo Mazzolari Mosca e dei vicini locali ora in disuso
Pesaro, via libera al recupero di Palazzo Mazzolari Mosca e dei vicini locali ora in disuso
di Letizia Francesconi
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Venerdì 8 Marzo 2024, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 11:46

PESARO Via libera alla riqualificazione di Palazzo Mazzolari Mosca, ma non solo. Accanto al via libera per dare corso al cantiere di trasformazione e ristrutturazione di palazzo di via Rossini trova risposte anche l’esigenza di ampliamento dei Musei Civici. E’ quanto deciso nell’ultima Conferenza comunale di Servizi che ha fissato le prossime tappe, aggiornando il cronoprogramma dei lavori per entrambi i contenitori storici. Ora il Comune deve correre e liberare l’ultimo “pezzo” del complesso architettonico, conosciuto come ex falegnameria, compreso fra il Palazzo e la sede dei Musei Civici, per non perdere i fondi Pnrr ottenuti. Si dice comunque fiducioso l’assessore alla Bellezza Daniele Vimini. «Un altro cantiere nel cuore del centro, che potrebbe partire entro fine aprile o primi giorni di maggio».  

Le risorse

Parliamo di fondi per 8 milioni 630 mila euro e un appalto che si aggiudicato il raggruppamento temporaneo di imprese capitanato da Lancia Costruzioni come società mandataria e altre imprese e professionisti. Passati finora con l’ok delle conferenze di servizi precedenti, tutti gli altri interventi di recupero delle parti affrescate, di messa in sicurezza della copertura e per portare il futuro museo dedicato al Maestro Giuliano Vangi al piano terra del palazzo mentre restava fuori dal progetto il restauro della cosiddetta ex falegnameria. Così una trasformazione radicale rispetto ad oggi interesserà quella parte di edificio in disuso di collegamento fra il Palazzo e i Musei. All’interno del magazzino ci sono dipinti e altre opere artistiche, pittoriche e documentarie, che finora sono rimaste al buio e coperte dalla polvere e dall’usura del tempo, seppure sottoposte alla tutela speciale del Codice dei Beni Culturali. Opere tutte pronte a traslocare con parere favorevole della Soprintendenza ai Beni Architettonici ma con alcune prescrizioni. Il Comune è però chiamato a correre e liberare quello spazio per avviare con urgenza i lavori.

La corsa

Servono 1200 metri quadri di spazi aggiuntivi e a stretto giro, dove sistemare quei beni culturali di rilievo, protetti e da tutelare, nell’attesa che il cantiere sia completato entro il 2026.

Si studia la soluzione più rapida a cui stanno lavorando assessorato alla Cultura con il dirigente del servizio di Partecipazione e Promozione del territorio Gianni Galdenzi, e cioè spostare le opere negli spazi non interessati dalla prima fase dei lavori e ancora disponibili fra la ex falegnameria e palazzo Mazzolari, oltre a trovare spazio in altri palazzi storici o pubblici come Palazzo Gradari, non interessati da cantieri. Il restauro complessivo di tutto il complesso del Mazzolari, comprende com’è noto proprio la vecchia falegnameria dei Musei Civici sul retro della libreria del Rossini Opera Festival. Sono 400 metri quadri preziosi nel risiko degli spostamenti di opere, materiali e uffici, utili per ampliare gli spazi dei Musei e allargare così la collezione permanente ai Civici Al completamento della ristrutturazione di Palazzo Mazzolari infatti tutta la superficie ad uso dei Musei sarà più grande e distribuita fra il piano terra e il piano di mezzo.

Sorveglianza archeologica

Spostare le opere sì ma sotto la supervisione di un archeologo e con un censimento dei beni artistici, documentali e culturali di proprietà statale. E’ quello che chiede al Comune la Soprintendenza. Il cantiere del Mazzolari per questo sarà a step, e si partirà con i lavori proprio dalla ex falegnameria, spostando temporaneamente i beni culturali nelle aree del palazzo. Già definito invece lo spazio che sarà assegnato al Maestro Vangi al piano terra. «Ci siamo confrontati con assessore e tecnici del servizio Cultura a fine gennaio scorso – riferisce la famiglia Vangi – non sappiamo ancora la data di inizio del cantiere ma il Comune ha dato la sua parola, e noi ci siamo. Il museo dedicato alla vita e opere di Giuliano Vangi si farà, e all’interno si potrà vedere un excursus fra sculture, bozzetti e disegni realizzati nel corso della vita del Maestro, così tanto legato a Pesaro».

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