Biancani dopo l'investitura del Pd: «Sarò il sindaco dei quartieri. Il porto? Dragaggio o si chiude»

Biancani dopo l'investituta guarda agli alleati: «Se vinciamo sarò un sindaco aperto all’ascolto e popolare»
Biancani dopo l'investituta guarda agli alleati: «Se vinciamo sarò un sindaco aperto all’ascolto e popolare»
di Silvia Sinibaldi
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Sabato 16 Marzo 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 11:05

PESARO - «In mezza giornata 750 messaggi solo su whatsapp. Mi ci vorranno ore per ringraziare. Mi scuso se non riuscirò a rispondere a tutti. L'affetto e la fiducia che mi state dimostrando sono una bella carica di energia positiva». L’esordio di Andrea Biancani, candidato gentile, a poche ore dall’investitura ottenuta dal Pd per la corsa a sindaco. Attende la ratifica di lunedì 18 dall’assemblea comunale e poi gli incontri con gli alleati per essere il sindaco indicato dal centrosinistra alle elezioni amministrative dell’ 8-9 giugno prossimo. «C’è tanto da fare - entra subito nei panni giusti - ci siamo già messi in moto con il segretario Bellucci per organizzare la campagna elettorale e soprattutto individuare la squadra che dovrà supportarla. Spero nell’apporto dei volontari su cui il nostro partito può contare, perché vorrei una campagna elettorale fatta con il cuore».

Le promesse

E guardandosi allo specchio promette: «Se vinceremo le elezioni sarò un sindaco popolare, aperto e pronto ad ascoltare.

Cercherò di migliorare le mie capacità amministrative senza rinunciare però alle peculiarità che mi caratterizzano». Il primo obiettivo sono le linee principali del programma da condividere con gli alleati. I temi sono chiari: «Pesaro Capitale è la grande opportunità che già ha tracciato una mole di progetti e di lavori che dobbiamo portare a termine. Non arretreremo sul sociale che anzi voglio rafforzare, grande attenzione all’ambiente e alle energie alternative. La viabilità, la sostenibilità e i quartieri. Voglio che i quartieri siano sempre più luoghi di aggregazione, che abbiano spazi giusti per socializzare, per creare un senso di comunità sempre più forte».

Poi il suo cavallo di battaglia, il porto. «Ritengo prioritari il dragaggio del porto e la cassa di colmata, insieme alla trasformazione di parte della darsena in infrastruttura turistica. Senza il dragaggio che ne confermi l’appeal e l’attrattività ma sostenga anche la crescita delle attività economiche che vi si affacciano, il porto rischia di chiudere».

Il team

La riunione dei saggi oltre a indicare Biancani ha definito anche l’investitura dei suoi ex competitor: Sara Mengucci sarà un assessore e Daniele Vimini porterà a termine la lunga cavalcata di Pesaro Capitale 2024. Sarà un assessore a tempo? «Credo che Daniele debba essere l’assessore alla Cultura. Il suo apporto e il suo ruolo in questa enorme partita è centrale e insostituibile».

Idee chiare e nervi saldi e così Giampiero Bellucci ha portato a casa il risultato, ha guidato diritti e desideri arrivando alla sintesi efficace: «È stato un lavoro che riteniamo importante, condiviso in alcuni passaggi strategici con le diverse forze politiche con cui confidiamo di convergere in una ampia coalizione politica e civica, partendo dai risultati della consiliatura che volge al termine. Ci aspetta – e ne siamo consapevoli - una campagna elettorale che vedrà Pesaro coinvolta in una sfida dal forte significato politico, convinti che serve un lavoro di squadra per continuare a essere interlocutori nel buon governo della città». Anche M5S, come aveva sempre sostenuto, applaude la scelta di Andrea Biancani e chiede un’accelerata: «A questo punto è fondamentale un incontro con tutte le forze che faranno parte della coalizione. Auspichiamo inoltre che ci possa essere un incontro diretto con il candidato Andrea Biancani e la nostra capolista Francesca Frenquellucci, che coinvolgerà per ogni incontro una delegazione 5 stelle ad hoc.

Daniele Vimini sceglie i social per ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto e che lo avrebbero voluto alla guida della città. Ricorda però l’assoluta importanza della sfida Capitale della Cultura e rinnova il suo impegno a occuparsene. «Sono certo - conclude - che affronteremo anche le criticità con un sano mix di passione, entusiasmo, pragmatismo e umiltà, perché così si fa se si vuole andare lontani nel bene di una comunità.

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