PESARO - Sembra quasi un copione da teen movie o fiction adolescenziali quanto successo sabato sera a Trebbiantico e che si può riassumere così: fuori a cena i genitori, la figlia minore organizza una pizza con amiche, tutte coetanee, ma la voce rimbalza tra chat e messaggerie e così alla porta si presentano anche altri ragazzini che si auto invitano e di fronte al no delle giovanissime la serata degenera con l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Ma andiamo con ordine.
Le ragazzine avevano organizzato una serata tra amiche dato che l’appartamento era disponibile per qualche ora, ma evidentemente la notizia si è sparsa rapidamente nel giro delle compagnie e qualcuno ha pensato bene di presentarsi nel dopo cena per fare bisboccia e tirare fino a tardi.
Di chat in chat
Pare che il richiamo “tutti a Trebbiantico che c’è da divertirsi” sia partito da un gruppo di giovanissimi (parliamo di minorenni tra i 14 e i 16 anni) che stazionano come compagnia nel quartiere Muraglia e che con il tam tam di whatsapp si sia rapidamente allargato.
Il divieto
A quel punto la ragazzina e le amiche non li hanno fatti entrare ma al loro no la situazione è degenerata sfuggendo completamente di mano. Si era già in tarda serata quando gli autoinvitati messi alla porta hanno iniziato a urlare come ossessi con una serie di invettive richiamando l’attenzione dell’intero vicinato per poi passare al lancio materiale di bottiglie svuotando praticamente la vicina campana della raccolta del vetro. A quel punto in strada è volato di tutto: una pioggia corposa di bottiglie finite a pezzi con le conseguenze del caso: ovvero marciapiedi e asfalto ricoperti di un tappeto di cocci taglienti, potenzialmente pericolosi. Il tocco finale è stato l’incendio del cassonetto per la raccolta della carta che ha spinto i residenti a dare l’allarme.
Sul posto poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e una pattuglia dei carabinieri insieme anche a degli agenti della polizia locale. Le forze dell’ordine hanno preso le generalità di tutti i protagonisti invitandoli a moderare i comportamenti. A quel punto qualcuno se n’è andato ma altri sono rimasti, continuando imperterriti nella foga delle grida e degli schiamazzi, bivaccando fino all’alba nel parchetto nei pressi e tenendo svegli i residenti.
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