Pesaro, sarà una gara a tre per il San Domenico: «Rispettati i tempi»

Sarà una gara a tre per il San Domenico: «Rispettati i tempi»
Sarà una gara a tre per il San Domenico: «Rispettati i tempi»
di Milena Bonaparte
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Venerdì 21 Luglio 2023, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 11:47

PESARO È puntuale come un orologio svizzero l’appalto europeo dei lavori di ristrutturazione del San Domenico. E sarà una rapida gara a tre, questo il numero dei partecipanti al bando. Nonostante le difficoltà per la carenza di personale tecnico negli uffici e l’impennata dei costi delle materie prime nell’edilizia, il Comune riesce a stare perfettamente nei tempi anche nel caso del restyling dell’ex convento di epoca medievale tra via Branca e via Giordano Bruno. 


Il 18 luglio, alla chiusura della gara, l’amministrazione ha preso atto dell’arrivo di 3 offerte da parte dei raggruppamenti di imprese o consorzi che hanno partecipato alla selezione, tutti i team sono stati ritenuti ammissibili per le caratteristiche professionali richieste, è stata quindi nominata la commissione giudicatrice e si sta procedendo alla valutazione delle proposte tecniche ed economiche per arrivare alla scelta dell’impresa vincitrice con l’aggiudicazione e la firma del contratto entro il 30 luglio, la scadenza dettata dal Pnrr. 


I passaggi


«Anche il nostro Comune ha dimostrato tra mille difficoltà di essere in grado di rispettare i tempi - commenta il sindaco Matteo Ricci -.

I problemi veri sono la mancanza di personale tecnico negli uffici, la carenza di addetti nelle aziende che svolgono i lavori pubblici, l’aumento dei costi delle materie prime nelle costruzioni. Il Governo la smetta di fare melina e si concentri sulle difficoltà concrete del Pnrr». Le tre ditte in competizione per rimettere a nuovo il San Domenico sono il raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte Lancia srl di Pergola e Aplomb srl di Staffolo, Ancona; il Rti fra Imeda srl di Teramo e Fenix consorzio stabile di Bologna; e Conscoop di Forlì formato da cooperative di produzione e lavoro.

Intanto nel quartier generale delle Opere pubbliche si marcia a passo veloce per la «necessità di procedere con estrema urgenza alla nomina e all’insediamento della commissione giudicatrice - annotano i tecnici - con l’obiettivo di aprire le offerte e dare avvio alle sedute riservate, stante gli stretti termini previsti dal finanziamento europeo che impongono di arrivare all’aggiudicazione entro il 30 luglio». E così il giorno successivo alla chiusura del bando, mercoledì 19 luglio, veniva scelta la commissione giudicatrice che si è messa subito all’opera per valutare i costi e le modalità di intervento da soppesare nel rapporto qualità-prezzo. Ne fanno parte tre tecnici esterni, compreso il presidente, e due dipendenti comunali. 


La composizione


Il servizio Opere pubbliche fa notare che «è sottoposto a un eccezionale carico di lavoro determinato dalla gestione dei finanziamenti legati al Pnrr e quindi manca una disponibilità sufficiente di personale interno per essere nominato nella commissione giudicatrice». I membri esterni sono l’architetto Michele Bonini, responsabile del settore Area tecnica e gestione del territorio al Comune di Gabicce Mare, l’ingegner Raniero De Angelis, professionista con competenze specifiche nel campo della progettazione ed esecuzione di lavori pubblici, e l’ingegner Biagio De Martinis, specializzato nelle opere di restauro. Ma partecipa comunque alla commissione anche personale interno: l’architetto Piero Cantani, dipendente del servizio Opere pubbliche in qualità di componente supplente, e Francesca Comanducci, responsabile Appalti e assistenza tecnica Pnrr come segretaria. Ogni membro esterno riceverà un rimborso di 3.000 euro, mentre per gli interni non è previsto alcun compenso. 


La prospettiva


Finiti i lavori di ristrutturazione, il cantiere prende il via dopo l’estate e si deve chiudere al massimo in tre anni, il San Domenico diventerà campus universitario con una piazza per la cultura e lo spettacolo, senza escludere il ritorno del tradizionale Mercato delle erbe.
L’importo a base di gara era di 6.128.464 euro su un costo totale di 8.338.774 euro, finanziato dal contributo europeo di 7.435.774 euro e da fondi del bilancio comunale. Alla ditta vincitrice saranno dati 570 giorni di tempo per eseguire l’intervento di recupero, circa un anno e mezzo, quindi un margine prudenzialmente più ristretto sulla road map del Pnrr che fissa al 30 settembre 2024 il termine intermedio per la realizzazione del 30% delle opere e al 31 marzo 2026 l’ultimazione dei lavori. 

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