Tir bloccato per l’ennesima volta sotto l’arco di Santa Veneranda, la rabbia dei residenti prigionieri

Tir bloccato per l’ennesima volta sotto l’arco di Santa Veneranda, la rabbia dei residenti prigionieri
Tir bloccato per l’ennesima volta sotto l’arco di Santa Veneranda, la rabbia dei residenti prigionieri
di Thomas Delbianco
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Lunedì 1 Novembre 2021, 08:45

PESARO  - Tir bloccato per l’ennesima volta sotto l’arco di Santa Veneranda e i residenti perdono la pazienza: «Una strada residenziale scambiata per un’arteria di grande traffico, e i pedoni rischiano di essere investiti. Si acceleri subito sulla circonvallazione, ora che la bretella di Muraglia è stata sbloccata». Un camion rimasto incastrato sotto l’arco di Santa Veneranda giovedì pomeriggio, una lunga coda di mezzi, e ferma in fila anche un’ambulanza.

Un episodio, l’ennesimo, che ha riacceso la protesta degli abitanti, i quali tornano a chiedere a gran voce che fine abbia fatto il progetto della circonvallazione di Santa Veneranda, per cui erano scesi in strada in più occasioni fino a febbraio 2020, prima che scoppiasse la pandemia. «Un episodio come questo non fa altro che ribadire la necessità di una bretella - dice Massimo Pagnoni del Comitato Santa Veneranda - via Bonini e via Santa Veneranda vengono prese come strade di elevata comunicazione, ma non hanno queste caratteristiche, perchè sono strade residenziali, in un altro Comune avrebbero il limite di 30 km/h. E poi c’è l’imbuto costituito da questo arco storico che viene martoriato in continuazione». 


«Anche ora ha subito ulteriori danni, meriterebbe di essere tutelato - insiste Pagnoni - perchè fa parte della storia della nostra città. Si parla delle opere accessorie alla terza corsia del 2015, e solo ora viene sbloccata la bretella di Muraglia. Vorremmo che ora l’attenzione si spostasse sulla circonvallazione di Santa Veneranda, che il quartiere attende da oltre 40 anni».

Pagnoni segnala altre criticità del quartiere: «A suo tempo il sindaco aveva promesso un parco a Santa Veneranda, mai realizzato. E ora vediamo che, dopo una petizione di un gruppo di persone a Muraglia, il Comune ha speso 50 mila euro per realizzarne uno in quella zona. Quale iniziativa dovremmo adottare per vedere un parco anche da noi? Inoltre, servirebbe un videored lungo via Bonini visto che spesso le auto passano con il rosso, mettendo a rischio i pedoni e i ciclisti. E va illuminata la rotatoria dell’interquartieri nell’immissione su via Bonini».

Un intervento accorato è apparso in questi giorni anche sulla pagina social “Borgo Santa Veneranda”: «Per l’ennesima volta Santa Veneranda è rimasta bloccata dal suo peggior nemico: il traffico. Un autotreno proveniente da via del rio ha tentato di voltare in direzione di Ponte Valle ed èrimasto incastrato. Ci sono dei terreni “bloccati” da qualche decennio per consentire la realizzazione della bretella, un’opera, indispensabile come l’aria, per liberare il quartiere e l’area residenziale da un volume di traffico molto elevato. Ma ancora niente, nessuna fumata bianca da piazza del Popolo».


«Ricordiamo inoltre che Santa Veneranda è l’unico quartiere della città rimasto senza piste ciclabili e senza un luogo di aggregazione - si rimarca - come una piazza o un parco pubblico. Se devi andare a piedi fino alla farmacia o alle poste devi attraversare un tratto pericoloso come l’interquartieri, dove peraltro si sono registrati incidenti mortali ai danni dei pedoni».

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