Tutto comincia nel primo pomeriggio quando la figlia dell’uomo, un 70enne di Montelabbate, rientrando a casa trova una lettera del genitore che lascia ben pochi dubbi su quelle che sono le sue intenzioni. L’uomo sta passando un brutto periodo e ad aumentare le sue preoccupazioni sono i problemi economici. Ma i soldi diventano un’ossessione a cui il pensionato conta di sfuggire con l’unica strada che in quel momento gli sembra possibile: uccidersi. E per questo decide di assumere dei sonniferi. Tanti. Troppi. Almeno tre tipi di farmaci diversi.
Si voleva addormentare per sempre
Nel frattempo ha preso l’auto e ha trovato un parcheggio defilato dove potersi addormentare per sempre. Si addormenta, ma sarà solo per qualche ora. La figlia, spaventata e in ansia, chiama i carabinieri e racconta del messaggio, dei problemi del padre, fornisce dettagli sull’auto ma anche sulle abitudine dell’uomo. I carabinieri non perdono tempo e con più pattuglie si mettono a setacciare le zone dove il 70enne potrebbe essere rintracciato. Verificano le celle telefoniche e i targasystem. I militari dell’Arma sanno che è una corsa contro il tempo e che ogni secondo è prezioso, ma alla fine tanta costanza viene premiata. L’auto viene individuata: era parcheggiata nella zona Torraccia, lungo via degli Abeti. L’uomo all’interno dell’abitacolo è privo di conoscenza ma respira ancora anche se è in condizioni disperate. Viene chiamato il 118 per il trasferimento d’urgenza al pronto soccorso dove i medici riescono a salvargli la vita. Qualche ora dopo possono già dichiararlo fuori pericolo anche se per precauzione resta ricoverato.