PESARO Una telecamera per incastrare la vicina. Storie di vicinato, di attriti e di furti finite con un patteggiamento davanti al giudice. Tutto risale alla primavera del 2022 quando tra due vicine di casa, scoppiano degli attriti per motivi banali. Così una donna 48enne, con l’idea di punire la vicina, si sarebbe introdotta nell’abitazione della dirimpettaia per commettere piccoli furti.
Nessun lauto bottino, forse una ripicca per i rapporti tesi. Qualche oggetto sparito, piccole somme di denaro, ma nulla di così impercettibile da non essere notata e da poter passare sotto traccia: piccoli elementi che hanno destato sospetti tanto che la proprietaria di casa aveva cominciato a cercare conferme.
Le telecamere
E, detto fatto, le telecamere hanno ripreso la vicina mentre era in casa intenta a frugare per arraffare qualcosa. Portate le immagini registrate alle forze dell’ordine, è partita contestualmente la denuncia per furto in abitazione. Sono stati quattro gli episodi contestati: si tratta di furti di pochi euro ma anche di oggetti dal garage. La 48enne è finita a processo e ha deciso di patteggiare la pena, assistita dall’avvocato Marco Rapacchi del foro di Pesaro. Il giudice ha ratificato l’accordo per 1 anno e 10 mesi di condanna, con pena sospesa.
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