Pesaro, medici di famiglia e "guardisti": gli arretrati arriveranno, ma a piccole dosi

Pesaro, medici di famiglia e "guardisti": gli arretrati arriveranno, ma a piccole dosi
Pesaro, medici di famiglia e "guardisti": gli arretrati arriveranno, ma a piccole dosi
di Letizia Francesconi
3 Minuti di Lettura
Sabato 2 Luglio 2022, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 14:12

PESARO - Incontro fra il personale di medicina generale e i vertici di Asur per sciogliere il nodo dei compensi arretrati spettanti ai medici di famiglia impegnati a gestire vaccinazioni e pazienti Covid, e alle guardie mediche per il periodo dell’accorpamento delle sedi, relativi ai mesi di marzo, aprile e maggio. Di qui al prossimo autunno resta aperto anche l’altro nodo riguardante la mancanza di nuovi medici e specializzandi in Area Vasta 1, così come nelle altre province marchigiane. 

Il confronto

«I vertici Asur – entra nel merito Paola Lodolini, segretaria regionale Fimmg – hanno riferito con la busta paga del mese di luglio, verranno inseriti gli arretrati di aprile e maggio per il servizio di Guardia medica. Abbiamo chiesto espressamente di non andare oltre il mese di ritardo, altrimenti tutti i medici di medicina generale, daranno mandato alla Federazione di agire per vie legali, se si dovesse slittare ancora, dal momento che queste stesse promesse sono state ripetute già tre mesi fa. Gli uffici del servizio Salute della Regione, praticamente finora non avevano acquisito i dati necessari né provveduto a sbloccare l’iter burocratico. 
La dimenticanza
«Infatti l’unica ammissione arrivata dai vertici dell’Asur, è stata quella di una dimenticanza nel completare le procedure, indicate nell’accordo integrativo. Anche i compensi arretrati per l’emergenza Covid, e spettanti ai medici di famiglia, pare che verranno corrisposti solo entro agosto. Parliamo anche in questo caso di diverse mensilità arretrate. C’è da completare infatti il pagamento dei test antigenici rapidi e tutte le terze dosi vaccinali effettuate al domicilio o nei propri ambulatori, tutto materiale e prestazioni che devono ancora essere pagati dalla Regione. Nei prossimi mesi, a cominciare dall’autunno, la medicina generale sarà chiamata a collaborare insieme al sindacato all’elaborazione del nuovo accordo regionale, che rimodulerà i compiti dell’assistenza territoriale, ad iniziare dal ruolo affidato ai medici di base nelle Case di Comunità sparse sul territorio. Ci auguriamo che prima di mettere in moto un nuovo procedimento, tutte le situazioni arretrate e pregresse vengano risanate».
Il territorio
Anche i medici di famiglia parte delle équipe mediche territoriali di Pesaro città attendono il pagamento degli arretrati. Una situazione comune a tutti, come spiega anche il dottor Danilo De Santi, medico coordinatore. «Io come diversi altri colleghi, attendo di ricevere il contributo regionale per la mole di vaccini praticati nelle case di riposo ed Rsa, e alcuni colleghi sono in arretrato anche del compenso per le vaccinazioni effettuate al centro vaccinale di Gradara, chiuso dalla primavera». 
La carenza
Non solo specializzandi e medici guardisti, ma il dato in mano ai coordinatori sindacali della medicina generale, parla di diverse decine di medici che verranno a mancare.

A livello regionale su 139 carenze per la medicina generale ad oggi solo 89 postazioni sono state occupate. In media di qui al 2023 verranno meno quasi una cinquantina di medici fra continuità assistenziale e medici di famiglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA