PESARO - Come aveva voluto condividere via social il drammatico appello per la scomparsa del figlio 15enne, così ieri la famiglia del ragazzo ha voluto che tutti venissero a sapere della buona notizia del ritrovamento: «Gabriele è a casa, grazie veramente a tutti, il vostro aiuto è stato preziosissimo». Un rigraziamento rivolto a tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche, in primis la polizia che ha passato al setaccio tutte le zone sensibili dove il 15enne era stato avvistato, poi le migliaia di utenti anonimi che attraverso le piattaforme hanno rilanciato la richiesta di aiuto.
Un tam tam che nella giornata di domenica nello spazio di poche ore ha raggiunto cifre di condivisione impressionanti, basti dire che il passaparola su Facebook è stato rimbalzato da quasi 45mila persone a significare come sia stato forte e sentito l’interessamento.
Passo indietro.
Ricerche che hanno coinvolto le forze dell’ordine, i familiari, gli amici e una miriadi di utenti sconosciuti che avevano preso a cuore la sparizione di Gabriele dopo l’appello su Facebook del papà. E qui entra in gioco anche la prontezza della polizia di Pesaro. Per tutta la giornata di domenica le pattuglie della squadra volante non hanno fatto altro che vagliare le segnalazioni che giungevano sugli avvistamenti del ragazzo concentrati su Pesaro. La svolta è avvenuta subito dopo la mezzanotte quando la pattuglia del turno notturno aveva avuto ulteriori notizie che facevano convergere le ricerche nella zona della stazione. E il fiuto investigativo ha trovato conferme nemmeno mezz’ora dopo quando i poliziotti in servizio hanno rintracciato il ragazzo.
Gabriele è stato ritrovato seduto su una panchina della stazione, al binario due. Era spaventato, intimorito, ma in buone condizioni fisiche. Aveva passato la giornata tra Fano e Pesaro ed aveva fame. Gli agenti hanno immediatamente allertato i familiari che nel frattempo avevano raggiunto Pesaro alla ricerca del figlio e poco dopo, in Questura, dove è stato anche rifocillato, Gabriele ha potuto riabbracciare i sollevati genitori che ieri mattina, con un nuovo post, questa volta di ben altro tenore, hanno voluto ringraziare pubblicamente la polizia di Pesaro e tutti coloro che, con le loro condivisioni via social hanno supportato concretamente le ricerche. Un aiuto prezioso, determinante e non scontato. Quanto ai motivi che lo hanno spinto ad allontanarsi da casa all’improvviso sarebbero da ricercarsi in una sorta di “prova di forza” dell’adolescente sulla sua capacità di autonomia e di indipendenza, tutta legata all’età e alle sue incertezze. Ma questa è un’altra storia.