Pesaro, punto da un tafano in giardino: è colto da choc anafilattico

Pesaro, punto da un tafano in giardino: è colto da choc anafilattico
Pesaro, punto da un tafano in giardino: è colto da choc anafilattico
di Letizia Francesconi
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 08:52
PESARO Punto a sorpresa da un tafano nel giardino di casa va in choc anafilattico. E’ successo nel tardo pomeriggio di sabato sul San Bartolo, a Fiorenzuola di Focara. Se l’è vista brutta un 67enne del posto ma che ora sta molto meglio grazie alla prontezza dei soccorsi. In questo caso si è rivelata fondamentale la risposta tempestiva dei sanitari del 118 arrivati nel giro di poco tempo. Ma andiamo con ordine.  


La reazione


Sabato pomeriggio intorno alle 18 l’uomo era intento a sistemare il giardino dei casa quando ha avvertito un forte e pulsante dolore a un dito. Succede che un insetto, probabilmente un tafano, lo punge e la reazione per il 67enne è drammatica. Non solo il dito gli si gonfia, ma anche le mani, le labbra e la lingua. L’uomo capisce che di lì a poco potrebbe avere difficoltà a deglutire e respirare inoltre si sente svenire. In passato è stato punto da altri insetti ma è la prima volta che la reazione è così violenta.

Con i familiari allerta subito il 118 che arriva in una manciata di minuti. A bordo, medico, infermiere e autista soccorritore pronti per la profilassi d’emergenza da choc anafilattico. Trasportato al pronto soccorso del San Salvatore in codice rosso al 67enne è stato poi applicato dai sanitari il protocollo previsto per questi casi. Il paziente è stato tenuto per tutta la notte in osservazione monitorando costantemente pressione, frequenza cardiaca e ossigenazione per essere poi dimesso nella giornata di ieri con una terapia ad hoc. 


Intervento provvidenziale


Subito dopo l’accaduto è stato provvidenziale anche l’intervento di un escursionista giunto da Bologna per un trekking sul San Bartolo che il caso ha voluto si trovasse a passare proprio vicino all’abitazione dell’uomo. L’escursionista era un buon conoscitore delle manovre di primo soccorso e subito ha messo il malcapitato in posizione di sicurezza anti choc consigliata in questi casi in attesa dell’arrivo risolutivo dei sanitari del 118.
 

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