Appartamenti e negozi al posto della sede della Provincia di Pesaro: c'è il primo via libera

Appartamenti e negozi al posto della sede della Provincia di Pesaro: c'è il primo via libera
Appartamenti e negozi al posto della sede della Provincia di Pesaro: c'è il primo via libera
di Letizia Francesconi
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Sabato 4 Novembre 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 08:32

PESARO - Da sede degli uffici della Provincia, il palazzo di viale Gramsci si trasformerà in un complesso per accogliere appartamenti. C’è già un primo sì, quello della Conferenza di Servizi alla variante sostanziale al Piano regolatore comunale per il cambio della destinazione d’uso (residenziale e servizi) ma con una serie di prescrizioni imposte dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici sul palazzo più vecchio e sulla corte interna. Ormai la futura vendita della sede, da tempo sovradimensionata rispetto alle esigenze dell’attuale Amministrazione provinciale, è una certezza, che si rifletterà anche sull’urbanistica del centro città.

 Al tavolo della Conferenza di Servizi, presieduta dal dirigente del servizio urbanistica comunale Mauro Moretti, Regione, Soprintendenza, Comune, Marche Multiservizi hanno accolto la richiesta di variante al Prg presentata nel giugno scorso, avallando così la valorizzazione e trasformazione dell’immobile.


Che cosa comporta


Sì al cambio della destinazione da servizi e uffici amministrativi a residenziale-uffici e terziario.

Il complesso presenta però un vincolo d’interesse storico sull’immobile denominato vecchio palazzo e sulla corte interna, dal momento che si parla di una struttura di oltre 70 anni mentre il nuovo palazzo realizzato nel 1964 non ha vincoli d’interesse culturale. La procedura per la vendita dell’intera struttura richiederà però l’avallo del Ministero, e quindi un iter più complesso proprio perché, la corte interna di pertinenza, che è comune ai due edifici nuovo e vecchio, è stata dichiarata dalla Soprintendenza d’interesse per alcuni rinvenimenti archeologici trovati. Le prescrizioni: il cambio della destinazione prevede la possibilità di realizzare appartamenti anche al piano terra e al primo-secondo piano, oltre a negozi o pubblici esercizi. S

ull’adozione della variante, è la Soprintendenza ai Beni Architettonici a imporre una serie di obblighi: sì alla ristrutturazione purché, anche ammettendo il cambio della destinazione d’uso, il complesso di viale Gramsci nel suo insieme non venga demolito, e si continui a garantire la destinazione ad uso pubblico della sala convegni che oggi è dislocata all’ingresso. La Soprintendenza sarà chiamata poi ad esprimere parere sul progetto di trasformazione complessiva dell’edificio. Nuova sede: nel frattempo fa passi avanti la trattativa in corso per la nuova sede negli spazi dello stabile ex Banca d’Italia in via Rossini.

E’ il direttore Marco Domenicucci a confermare lo stato di avanzamento delle trattative con la sede di Ancona. «Alle attuali esigenze della Provincia e al nostro personale – spiega – servono almeno 3mila 200 metri quadri di spazi su 4200 metri quadri totali per far posto agli attuali 240 dipendenti. La cifra della trattativa la definiremo solo dopo le verifiche a cui si dovrà dare corso. Dobbiamo infatti affidare l’incarico per le verifiche statiche e sismiche per poi formulare la proposta d’acquisto dei nuovi spazi, indicativamente comunque di poco superiore al milione di euro. Certo che lo spazio c’è nella vecchia sede di Banca Italia, e alcuni spazi potrebbero essere rimodulati in fase di progetto anche per l’accoglienza al pubblico».
 

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