Il furgone va a fuoco con dischi, cd e t-shirt: «Tutto bruciato, il Black Marmalade non c'è più»

Il furgone va a fuoco con dischi, cd e t-shirt: «Tutto bruciato, il Black Marmalade non c'è più»
Il furgone va a fuoco con dischi, cd e t-shirt: «Tutto bruciato, il Black Marmalade non c'è più»
di Letizia Francesconi
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Domenica 9 Luglio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:57

PESARO - «This is the end. Il Black Marmalade Records, non esiste più». Un post che innesca un magma di reazioni. Succede che il Black Marmalade Records è lo storico negozio di dischi in via Cattaneo, non solo una rivendita ma un luogo di incontro e di scambi di idee, la bussola dei gruppi musicali pesaresi. Succede che il furgone che trasportava tutto il catalogo in vinile, cd, gadget, t-shirt per partecipare alla fiera evento di Siena (Lars Rock Fest 2023) ha preso fuoco per un corto circuito e le fiamme hanno divorato tutto, ovvero le collezioni, la merce e i ricordi.

Succede che la disperazione di Leonardo D’Elia, ha l’effetto di uno schiaffo: «Tutto è andato in fumo.

Non è rimasto più nulla. Anni di duro lavoro, fatica, sudore, mai un giorno di ferie e tanta ma tanta passione, sono svaniti sotto i miei occhi nel giro di 5 minuti. Ora in tutta onestà, essendo praticamente rovinato economicamente, non sono in grado di dirvi se questa avventura potrà continuare e risorgere oppure essere definitivamente affossata». Un grido di dolore che non poteva restare inascoltato.

E il primo a raccoglierlo è stato il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini. «Vicinanza totale a Leonardo D’Elia e alla grande storia di Black Marmalade Records - ha rilanciato Vimini - Pesaro Città della Musica Unesco, di cui è Leo è parte significativa, si sta organizzando per aiutare questa attività a ripartire, sarà complicata ma sarà fondamentale farlo tutti insieme. Faremo un punto sulle priorità e sulle prime azioni, intanto forza Leo, forza Black Marmalade, avanti tutta». E così subito è partita una campagna di solidarietà che si concretizzerà da domani in un crowdfunding per aiutare Leo. Il corto circuito è avvenuto poco prima, dal furgone usciva del fumo che ha obbligato Leonardo e chi lo accompagnava a fermarsi e a scendere. Appena in tempo. Il furgone ha preso fuoco e il motore è esploso. Nessun ferito ma tutto è andato distrutto. Praticamente l’intero negozio viaggiante: una perdita di oltre 40mila euro.

Come detto il Black Marmalade non era solo un negozio di dischi ma luogo di incontro e fucina di progetti, quanto iniziato da Zagor dei Camillas con il Plastic, D’Elia lo stava portando avanti con grande sensibilità artistica al punto da produrre anche giovani musicisti emergenti. Da anni collaborava a Playlist con Amat e il Comune, mettendo sempre in evidenza le “tracce” nascoste ma significative di quella scena musicale pesarese che ha generato l’attenzione nazionale.

Una grossa parte dei suoi vinili più preziosi arrivavano dal dono di Guagno, Andrea Guagneli, che per anni ha collaborato con il Black Marmalade sia per scoprire nuovi talenti che alle numerose fiere in giro per l’Italia, dove non ha mai smesso di promuovere Pesaro. Giusto come esempio è stato tra i promotori e produttori di Oceano Adriatico, il disco che rappresenta la scena musicale pesarese di questi ultimi anni, così come di Luccichini dappertutto, in onore di Zagor. «Ringrazio - ha detto in serata D’Elia - quanti in città ci stanno facendo arrivare i loro messaggi di solidarietà e speranza». 
 

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